A cura della tirocinante Elena Infantino
Laurence Anyways è un film del 2012 diretto da Xavier Dolan. Il film vede come protagonista Laurence, un professore delle scuole superiori e della sua relazione con Frédérique, la sua ragazza.
Il tema centrale del film è la scoperta del sé all’interno della transizione di genere che Laurence affronta e di come questa esperienza tocca la sua vita e il suo rapporto con Frédérique.
Mentre l’identità di genere indica il genere in cui una persona si identifica, l’espressione di genere viene considerata come la modalità che le persone adottano per rappresentare o esprimere la propria identità di genere agli altri, attraverso il modo di porsi, la gestualità, l’abbigliamento, l’aspetto estetico e il comportamento.
Entrambe non vanno confuse con l’orientamento sessuale, ovvero la naturale espressione dell’attrazione erotico-sessuale che si prova nei confronti di un’altra persona. Laurence nel corso del film capisce di essere una donna trans e viene rappresentato tutto il suo viaggio, lo scontro con una realtà transfobica, la difficile comprensione da parte di Frédérique e la sofferenza data dalla famiglia che non la accetta e che la esclude. Secondo i Principi di Yogyakarta, l’identità di genere viene intesa come “l’esperienza interna e individuale del genere, che può corrispondere o meno al sesso assegnato alla nascita, e che comprende il senso personale del corpo (che può comportare, se scelto liberamente, la modificazione dell’aspetto o della funzione corporea con mezzi medici, chirurgici o di altro tipo) e altre espressioni del genere, compresi l’abbigliamento, il linguaggio ed i modi di fare”.
Nel momento in cui l’identità di genere non coincide con il sesso biologico, assegnato alla nascita dai medici, si parla di incongruenza di genere e disforia di genere. Le persone si definiscono quindi persone trans, ma e’ importante sottolineare come la non conformità di genere non coincide con un esperire disforia di genere a tutti i costi, perchè identificarsi come persona trans non sempre porta questo senso di malessere o di disforia. Le persone trans scelgono di vivere nel genere in cui si identificano, di intraprendere un percorso di affermazione e autodeterminazione di genere che può o meno essere accompagnato da percorsi ormonali e chirurgici.
Nel 2000, l’incongruenza di genere era presente all’interno del Manuale Diagnostico e Statistico (DSM-IV) ed era considerata come malattia mentale. I criteri diagnostici erano:
– Il soggetto si identifica in maniera intensa e persistente con individui di sesso opposto a quello biologico.
– Questa identificazione non deve essere semplicemente un desiderio di qualche presunto vantaggio culturale derivante dall’appartenenza al sesso opposto (a quello biologico).
– Deve esserci l’evidenza di una condizione di malessere persistente o di estraneità riguardo al proprio sesso biologico.
– Forte desiderio di appartenere al genere opposto.
– L’individuo non deve presentare una condizione di intersessualità (es. sindrome di insensibilità agli androgeni o iperplasia surrenale congenita).
– Forte desiderio di essere trattato come un membro del genere opposto.
– Deve esserci un disagio clinicamente significativo o compromissione in ambito sociale, lavorativo e nelle relazioni interpersonali.
Successivamente, l’incongruenza di genere è catalogata nel DSM-5 (2013) in una categoria a sé stante, ove il disturbo stesso è la sofferenza provata dagli individui il cui sesso assegnato alla nascita non coincide col genere percepito. Secondo il DSM-5, i criteri diagnostici per identificare l’incongruenza di genere negli adolescenti e negli adulti sono i seguenti:
A. Una marcata incongruenza tra il genere di cui una persona ha esperienza/esprime, e il genere assegnato alla nascita, di durata di almeno sei mesi, che si manifesta con almeno due dei seguenti:
– Marcata incongruenza tra genere esperito e caratteristiche sessuali primarie/secondarie ( o nei giovani adolescenti, le caratteristiche sessuali previste).
– Forte desiderio di liberarsi delle proprie caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie a causa della marcata incongruenza col genere esperito (o nei giovani adolescenti, il desiderio di prevenire lo sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie previste).
– Forte desiderio per le caratteristiche sessuali primarie o secondarie del genere opposto.
– Forte desiderio di appartenere al genere opposto (o ad un genere alternativo diverso da quello assegnato alla nascita).
– Forte desiderio di essere trattato come un membro del genere opposto (o di un genere alternativo diverso dal genere assegnato alla nascita).
– Forte convinzione di avere sentimenti e reazioni tipici del genere opposto (o di un genere alternativo diverso dal genere assegnato alla nascita).
B. La condizione dev’essere associata inoltre a sofferenza clinicamente significativa o a compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Dal 2018, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) decide di togliere l’incongruenza di genere dall’International Classification of Diseases (ICD) nella sezione dei disturbi mentali. Ma viene mantenuta nel volume per i trattamenti medici rilevanti che la condizione può necessitare.