Il matrimonio tra Nick Dunne e sua moglie Amy appare, agli occhi di tutti, una relazione idilliaca. Niente di più distante dall’idillio: nel giorno del loro quinto anniversario Nick scopre che Amy è scomparsa. Viene, di conseguenza, dato il via alle indagini ed i sospetti ricadono sul marito Nick.
Emergerà, nel corso del film, in tutta la sua violenza la relazione disfunzionale e di co-dipendenza tra i due coniugi. Nel personaggio di Amy, ma in parte anche in quello di Nick, è possibile riscontrare tratti associati al disturbo narcisistico di personalità.
Si tratta di un disturbo di personalità caratterizzato da un modello pervasivo di grandiosità, da una forma patologica di egocentrismo, da un importante deficit di empatia e dal bisogno di ricevere ammirazione che si accompagnano alla tendenza a svalutare le altre persone al fine di mantenere un senso di superiorità.
Le persone con un disturbo narcisistico di personalità possono divenire rabbiose o mostrare disprezzo e distacco e, mancando di empatia, ricorrere alla manipolazione per raggiungere i propri fini giungendo, eventualmente, anche alla messa in atto di comportamenti abusanti per ottenere il potere che pensano perduto.
Tipico partner della persona narcisista è la persona dipendente la quale instaura una codipendenza. Il narcisista dipende dagli altri per ottenere il senso di sicurezza di cui è privo, pertanto i narcisisti spesso instaurano relazioni basate sulla dipendenza affettiva ed usano manipolare un partner codipendente alternando l’abuso a trattamenti speciali che sono spesso un riflesso del pensiero fluttuante del narcisista tra idealizzazione e svalutazione.
Il partner del narcisista diventa emotivamente e fisicamente dipendente o abituato alla “montagna russa” che caratterizzano l’alternanza tra validazione positiva o negativa. È frequente per i partners codipendenti dei narcisisti rimanere all’interno della relazione anche laddove si rendano conto di essere abusati poiché ritengono di meritare quel trattamento e /o non vedono via d’uscita. La dipendenza affettiva, infatti, può essere definita come uno stato patologico in cui la relazione affettiva è vissuta come necessaria per la propria esistenza.
Il narcisista instaura una relazione di dipendenza facendo ricorso a strategie manipolatorie e seduttive, arrivando però, conclusasi la fase del love-bombing, ad un profondo cambio di scenario che, nei casi più gravi ed estremi, può esitare in varie forme di violenza.
Il narcisista, inizialmente, attiva un corteggiamento all’insegna della completa dedizione all’altro, facendolo sentire assolutamente speciale. Questa prima fase, definita di love-bombing, è caratterizzata dalla tendenza a bruciare le tappe, arrivando persino a proporre un matrimonio pochi giorni dopo aver intrapreso una relazione.
Conclusa la fase del bombardamento d’amore, si passa a quella dell’isolamento, gaslighting e triangolazione. Mediante il suo comportamento manipolativo, induce il dipendente affettivo a far qualsiasi cosa per lui, ricorrendo anche a bugie patologiche, comportamenti ambigui, distorsioni comunicative e triangolazioni. Spesso agisce in modo da isolare progressivamente il partner, arrivando persino ad insinuare dubbi sulla sua sanità mentale.
La persona impone un progressivo isolamento dalla rete sociale e familiare come condizione per mantenere la relazione. L’obiettivo è sottomettere il partner e sottoporlo al proprio dominio per raggiungere i propri interessi economici, sessuali e così via. Sono frequenti anche comportamenti abusanti, quali sminuire, svalutare, ridicolizzare l’altro.
L’ultima fase che caratterizza tipicamente una relazione all’insegna della dipendenza affettiva è rappresentata dall’abbandono: il narcisista inizia a ritirarsi dal rapporto e si disimpegna sempre più dal punto di vista affettivo. L’abbandono si verifica quando l’altro è diventato poco interessante e la sostituzione con un altro partner è piuttosto rapida.
Qualora la persona che sta in relazione con il narcisista mostrasse la volontà di interrompere la relazione, allora può iniziare il ciclo nuovamente dall’inizio. Il ciclo dell’abuso, riscontrabile in vari punti del film, indica una serie di pattern comportamentali che si verificano in una relazione abusiva.
Si tratta di una teoria criminologica elaborata da Lenore Walker nel 1979, introdotta dall’autrice dopo aver approfondito testimonianze di donne maltrattate che, pur essendo molto differenti le une dalle altre, erano accomunate da un file rouge: le fasi dell’abuso. Le fasi del ciclo di violenza sono riassumibili come segue:
– quella della tensione: la violenza non viene manifestata in modo diretto ma sotto forma di ostilità fredda che permea il clima relazionale con tensione crescente. Nel film questa prima fase di attivazione della tensione si può osservare durante i racconti e i flashback delle incomprensioni tra Nick e Amy;
– la fase dell’attacco: è la fase caratterizzata dall’esplosione della violenza, da urla, insulti e minacce di aggressione. Lo stimolo che provoca l’attacco è quasi sempre riconducibile a qualche comportamento messo in atto dal partner dipendente che viene interpretato come segno di autonomia. L’esplosione della violenza può essere sia fisica che psicologica, ma anche economica e sessuale.
Nel film Nick spinge Amy, la insulta, le impedisce di avere un bambino;
– la fase del pentimento: il maltrattante sembra rendersi conto della sua condotta violenta e teme di perdere il partner. Come conseguenza, allora, minimizza quanto avvenuto, esteriorizzando la colpa (“ti amo troppo”, “ero troppo stressato” ecc.). L’abusante, allora, si dichiara pentito, sperticandosi in scuse e promesse di cambiamento. Nel film questa dinamica viene mostrata quando Nick si scusa supplicando la moglie di tornare a casa;
– la luna di miele: è l’ultima fase, quella caratterizzata dalla messa in atto di comportamenti premurosi. Si tratta di un periodo effimero: il temporaneo cambiamento del maltrattante è dovuto alla paura dell’abbandono. Questa fase può essere riscontrata nel finale del film quando Nick ed Amy tornano a vivere insieme facendo finta che nulla sia accaduto e preparandosi a crescere il loro bambino in arrivo. L’abusante, una volta conclusa la luna di miele, darà nuovamente l’avvio alla fase della tensione e così via, innescando ancora una volta il ciclo.
Recensione a cura della tirocinante Diana Roberti
Riferimenti:
• https://scienzecriminologiche.com/2021/11/24/il-ciclo-della-violenza/
• https://www.imperialuz.it/dipendenza-affettiva-nella-coppia/
• https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-psichiatrici/disturbi-della-personalit%C3%A0/disturbo-narcisistico-di-personalit%C3%A0
• Walker, Lenore E. A. The Battered Woman Syndrome. Stati Uniti: Springer Publishing Company, 2016.