Il desiderio sessuale e l’eccitazione sessuale sono due concetti intimamente legati ma distinti nel contesto della sessualità umana.
Il desiderio sessuale è l’interesse o la voglia nei confronti dell’attività sessuale, variando da persona a persona e influenzato da fattori biologici, psicologici e situazionali. Può essere stabile o fluttuare nel tempo ed è spesso considerato il primo passo verso l’interesse per l’attività sessuale.
L’eccitazione sessuale, invece, è la risposta fisica e psicologica del corpo agli stimoli erotici, causando cambiamenti come un aumento del flusso sanguigno ai genitali, l’umidificazione vaginale nelle donne e l’erezione negli uomini. Questi cambiamenti sono controllati dal sistema nervoso autonomo e preparano il corpo per l’attività sessuale.
È possibile che desiderio sessuale ed eccitazione sessuale siano dissociati: una persona potrebbe desiderare attività sessuale ma non provare eccitazione fisica sufficiente, oppure potrebbe reagire con eccitazione fisica nonostante un basso desiderio sessuale.
Nella categorizzazione dei disturbi mentali, tuttavia, le disfunzioni di queste aree vengono categorizzate insieme. Il disturbo dell’interesse e/o dell’eccitazione sessuale è infatti caratterizzato dalla mancanza o da una diminuzione notevole dell’interesse per l’attività sessuale, assenza di avvio dell’attività sessuale, il piacere, i pensieri e le fantasie sessuali, nonché dalla mancanza di desiderio reattivo e/o dalla mancanza di eccitazione soggettiva o risposta fisica alla stimolazione erotica, sia genitale che non genitale.
Le persone affette da questo disturbo mostrano scarso o nullo interesse per l’attività sessuale e non rispondono né soggettivamente né fisicamente alle stimolazioni genitali e non. Nelle persone affette da questo disturbo la riduzione dell’interesse e della capacità di eccitarsi sessualmente è più pronunciata di quanto ci si potrebbe aspettare in base all’età della persona e alla durata della relazione.
Il disturbo del desiderio e dell’eccitazione sessuale può essere classificato come soggettivo, genitale o combinato, in base alla risposta alla stimolazione:
– Soggettivo: assenza di eccitazione da nessun tipo di stimolazione sessuale, genitale o non genitale, nonostante la presenza di risposta fisica genitale.
– Genitale: l’eccitazione soggettiva avviene solo in risposta alla stimolazione non genitale, mentre non si verifica in risposta alla stimolazione genitale. Questo tipo di disturbo è più comune nelle donne in menopausa, con ridotta lubrificazione vaginale e/o sensibilità sessuale genitale.
– Combinato: l’eccitazione soggettiva è assente o ridotta in risposta a qualsiasi tipo di stimolazione sessuale, riportata anche una mancanza di eccitazione fisica genitale.
Le cause più comuni di questo disturbo includono:
-Fattori psicologici: come depressione, ansia, bassa autostima, stress. Anche aspetti relazionali, come la mancanza di comunicazione tra i partner, possono influire. Esperienze sessuali non soddisfacenti, dovute a problemi di capacità sessuali o scarsa comunicazione dei bisogni, possono contribuire a nuocere alla psiche del soggetto, traducendosi in assenza dell’eccitazione.
-Fattori fisici: come la sindrome genito-urinaria della menopausa, cambiamenti nei livelli di ormoni sessuali, alcuni farmaci e malattie croniche come diabete e sclerosi multipla. Alcuni farmaci, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, anticonvulsivanti e beta-bloccanti, possono ridurre l’interesse sessuale, così come l’eccessivo consumo di alcol. Anche le fluttuazioni e i cambiamenti nei livelli ormonali dovuti a fattori come la menopausa, la gravidanza, il post partum e il ciclo mestruale possono essere fattori rilevanti.
La diagnosi clinica del disturbo dell’interesse/eccitazione sessuale si basa sui criteri del Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali, Quinta Edizione, Text Revision (DSM-5-TR). Secondo i criteri del DSM-5-TR, la diagnosi richiede assenza o riduzione significativa in almeno tre dei seguenti aspetti:
– Interesse per l’attività sessuale
– Fantasie o pensieri sessuali ed erotici
– Avvio dell’attività sessuale e risposta all’iniziazione da parte di un partner
– Esperienza di eccitazione o piacere durante almeno il 75% dell’attività sessuale
– Interesse o eccitazione in risposta a stimoli sessuali erotici, interni o esterni (come testi, parole o immagini)
– Sensazioni genitali o non genitali durante almeno il 75% dell’attività sessuale
È importante che questi sintomi siano presenti per almeno sei mesi e causino un notevole disagio alla persona. La diagnosi non viene formulata se esiste una causa fisica o altra causa psicologica (inclusi problemi relazionali) che potrebbe spiegare i sintomi. In caso di dolore durante la penetrazione sessuale, è consigliabile eseguire un esame pelvico per valutare eventuali cause fisiche.
Il trattamento del disturbo dell’interesse/eccitazione sessuale richiede un approccio multidisciplinare per individuarne le cause, che comprenda l’educazione sessuale, consulenze psicologiche e visite mediche.
L’educazione sull’anatomia e la funzione sessuale, insieme alla promozione dell’intimità emotiva e della fiducia tra i partner, può essere di grande aiuto. È fondamentale instaurare una comunicazione aperta e non giudicante tra i partner sessuali.
Per migliorare l’interesse e l’eccitazione sessuale, possono essere utilizzati stimoli sessuali efficaci, che comprendono una varietà di stimolazioni non fisiche, fisiche non genitali e genitali non penetrative. I professionisti del settore possono consigliare modalità per stimolare fantasie erotiche più intense, ridurre le distrazioni durante l’attività sessuale e promuovere l’adozione di misure per migliorare la privacy e aumentare il senso di sicurezza.
Per affrontare i fattori psicologici specifici del paziente alla base del disturbo, possono essere necessarie terapie con psicologi e/o psicoterapeuti esperti nel campo della sessuologia.
Un possibile trattamento in ambito medico è quello delle terapie ormonali. Queste possono includere l’uso di estrogeni nelle donne, per migliorare l’umore, la sensibilità sessuale e la lubrificazione vaginale, o di testosterone negli uomini, per aumentare il desiderio sessuale. Tuttavia, è importante monitorare attentamente gli effetti collaterali e la sicurezza a lungo termine di queste terapie.
In conclusione, un approccio terapeutico completo e individualizzato, che integri l’educazione, le terapie psicologiche e, se necessario, l’ormonoterapia, può offrire un sostegno efficace per le persone affette dal disturbo dell’interesse/eccitazione sessuale, promuovendo una migliore qualità della vita e relazioni sessuali soddisfacenti.
Tirocinante: Arianna Sironi
Tutor: Maurizio Leuzzi
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