La vegetariana di Han Kang, è un romanzo che tratta in maniera cruda, ma allo stesso tempo estremamente delicata, il tema dei disturbi psichiatrici – nel romanzo si scoprirà che l’alterazione del comportamento alimentare è il sintomo manifesto di una condizione più complessa – e il ruolo degli abusi psicologici. Tra i vari abusi di cui la protagonista del libro è vittima vi è anche quello sessuale, subito da diverse figure maschili, tra cui lo stesso marito. Per quanto riguarda i disturbi, invece, principale risulta essere un disturbo del comportamento alimentare, in cui la dieta di Yeonghye diventa restrittiva fino a non essere più sostenibile, ma non per attenersi ad uno standard di bellezza, quanto più per perdere completamente la forma umana del proprio corpo.
Per chi ha subito abusi sessuali non è raro cercare di rendere il proprio corpo irriconoscibile o indesiderabile. Le motivazioni alla base possono essere molteplici: alle volte si cerca di espiare un senso di colpa che si declina in un pensiero automatico negativo (PAN) o in forma di “se – allora”, come “il mio corpo non deve essere desiderabile” “Se io non sono desiderabile, allora non verrò aggredit*”. Questi pensieri, espressi in tali forme, sostengono il sintomo legato al comportamento alimentare, diventando il motore sufficiente a mettere in atto dei comportamenti non salutari che, attraverso la modifica delle abitudini alimentari, hanno l’obiettivo di annullare l’elemento sessualizzabile del corpo umano.
Nel caso del romanzo citato all’inizio, le pratiche di restrizione ed evitamento dell’alimentazione sono quelle dell’anoressia nervosa (nel caso specifico de La vegetariana la diagnosi sarà un altra, poiché l’attenzione non è rivolta a un controllo del peso corporeo), in cui la persona si priva del cibo scendendo sotto i valori limite del BMI (indice di massa corporea). Tuttavia sono diversi i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione che possono manifestarsi in risposta ad un abuso sessuale, differendo nel modo in cui il rapporto con la nutrizione rappresenta il pensiero inconscio che mantiene il comportamento sintomo. Nello specifico, la bulimia nervosa si basa su pratiche di abbuffata e svuotamento forzato che si possono tradurre in un tentativo di controllo sulla situazione circostante, controllo che non si poteva avere nel momento in cui si veniva abusati. Ancora, il BED (Binge Eating Disorder) porta ad un notevole incremento di peso dovuto alle frequenti abbuffate con ingerimento di grandi quantità di cibo, per lo più ad alto contenuto di grassi e zuccheri – questi macronutrienti attivano a livello cerebrale i circuiti di ricompensa, dando un senso di assuefazione -, in questo caso il controllo viene (quasi) completamente perso e l’ingerimento continuo si traduce in un mangiare le emozioni negative che vengono attivate dal ricordo dell’evento traumatico.
In letteratura sono diversi i casi riportati in cui si riscontra una correlazione tra l’esperienza di abusi sessuali – in particolare in età infantile – e lo sviluppo di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Questa correlazione viene riscontrata soprattutto nella popolazione femminile, maggiormente esposta all’abuso sessuale, ma non è impossibile che anche nel genere maschile si sviluppi una condizione di questo tipo.
È importante sottolineare che si parla di correlazione e non di causazione: l’abuso sessuale non è condizione necessaria, nè sufficiente, a spiegare lo sviluppo di un comportamento alimentare non sano. È inoltre importante considerare quanto è stato descritto in un’ottica biopsicosociale, per cui diversi fattori concorrono allo sviluppo del disagio, tra cui il sostegno da parte dell’ambiente, la predisposizione genetica/biologica e le risorse psicologiche che ogni singolo individuo ha a disposizione per fronteggiare le situazioni sfidanti.
In ultimo, i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione possono spesso manifestarsi in comorbilità con altri disturbi psichiatrici (depressione, disturbi d’ansia, episodi psicotici, disturbi correlati a traumi, etc.), per cui l’intervento deve essere strutturato per sostenere la persona in più aspetti della patologia.
Tirocinante: Alice Missiroli
Tutor: Maurizio Leuzzi
Bibliografia
Connors, M. E., & Morse, W. (1993). Sexual abuse and eating disorders: a review. The International journal of eating disorders, 13(1), 1–11. https://doi.org/10.1002/1098-108x(199301)13:1<1::aid-eat2260130102>3.0.co;2-p
Kang H., La vegetariana, Adelphi, 2026.