Lo stealthing è la pratica di rimuovere il preservativo durante un rapporto sessuale all’oscuro dal proprio partner. Quest’ultimo quindi non solo non ha dato il proprio consenso, ma non può nemmeno correre ad eventuali ripari, non essendo consapevole di quanto accaduto (Brodsky, 2021). Può avere diverse gravi conseguenze in base al tipo di relazione: si va dai rischi collegati alle malattie sessualmente trasmissibili, fino a gravidanze indesiderate. E’ per questo motivo che molti hanno descritto lo stealthing come un tipo di violenza sessuale, una pratica che non rende più consensuale un rapporto che prima lo era, una violazione del “consenso informato” in poche parole.
Il fenomeno è venuto alla luce in un rapporto del 2017 di Alexandra Brodsky per il Columbia Journal of Gender and Law, ma la Brodsky attribuisce l’origine del termine a certi meandri di Internet. Nel suo articolo, Brodsky ha immaginato quale ricorso legale potrebbero avere le vittime, ritenendo l’interazione non consensuale “rape-adjacent” (Brodsky, 2019). Può avvenire sia in forma attiva, quindi l’uomo rimuove il preservativo precedentemente indossato durante il rapporto, oppure in forma passiva e quindi indossa un preservativo che è stato compromesso.
Uno studio del 2019 ha rivelato degli elementi sconcertanti ma purtroppo immaginabili: dopo aver controllato l’efficacia dell’uso del preservativo, gli uomini con maggiori livelli di ostilità verso le donne e una storia di aggressione sessuale più grave avevano probabilità significativamente più alte di impegnarsi in comportamenti di rimozione del preservativo non consensuali (Davis, 2019). Inoltre dall’analisi dei dati effettuata, si è dimostrato che gli uomini che avevano in passato già rimosso non consensualmente il preservativo avevano una probabilità significativamente maggiore di aver ricevuto una diagnosi di infezione a trasmissione sessuale o avevano causato ad una partner una gravidanza non pianificata (46,7% contro 25,8% ). Questo ha portato Davis a concludere come la rimozione non consensuale del preservativo coinvolgesse elementi sia di rischio sessuale che di aggressione sessuale. Secondo l’Autore le cause sono da ricercare nel fatto che gli uomini che praticano lo stealthing preferiscono la sensazione provocata dall’assenza del preservativo, ma non degnano le proprie partner del diritto di scelta.
Una tale ragione può dare una visione di coloro che praticano lo stealthing in termini di persone superficiali, spesso giovani e incoscienti, quindi non completamente consapevoli della gravità dell’atto di cui si stanno rendendo colpevoli. In questo modo è semplice immaginare come per combattere lo sviluppo di questa pratica basterebbe promuovere la comprensione completa della situazione, forse tramite interventi nelle scuole che invitino le persone ad empatizzare con le vittime e a realizzare le conseguenze che lo stealthing ha sul piano emotivo, psicologico e sul rischio di gravidanze e malattie sessualmente trasmissibili.
Tuttavia la dottoressa Brodsky indica anche altre ragioni alla base di questo comportamento, svelando come esistano dei siti online collegabili a uomini esplicitamente maschilisti, che si incoraggiano tra loro a praticare stealthing, scambiandosi esperienze e consigli. Questi individui cercherebbero quindi deliberatamente la sofferenza e l’umiliazione delle proprie vittime ed in questo caso la situazione andrebbe affrontata in maniera diversa, in quanto la prevenzione dovrebbe concentrarsi nel contrastare simili mentalità, ma anche nella lotta ai siti web dove queste si sviluppano.
La natura ingannevole e coercitiva dello stealthing lo rende intrinsecamente difficile da evitare, ma questo non vuol dire che non possano essere prese delle precauzioni per proteggersi il più possibile. Prima di qualsiasi incontro sessuale, è importante esprimere la propria intenzione di voler indossare il preservativo, chiarendo così l’importanza delle proprie priorità. A volte può essere utile portare dei preservativi per assicurarsi che non siano danneggiati e che il preservativo rimanga durante il rapporto. Esistono infatti dei preservativi particolari provvisti di piccole nervature, che quindi non solo si possono sentire più facilmente, ma risultano anche maggiormente stimolanti.
(link? https://www.netmeds.com/non-prescriptions/durex-condoms-extra-ribbed-3-s)
In caso si sia stati vittime di stealthing, è importante ricordare che si è appunto vittime e non si hanno colpe, in quanto si tratta di una vera e propria aggressione sessuale. Purtroppo in Italia non esistono leggi che perseguono esplicitamente tale reato, tuttavia a livello legale rientra nelle norme che vanno a violare la libertà personale, soprattutto in caso di conseguenze indesiderate sul piano fisico. Poiché si tratta di una violazione fisica molto subdola, può anche avere gravi conseguenze per la salute mentale. Quindi è utile cercare il supporto di un professionista della salute mentale e/o di una linea di assistenza per casi di stupro.
Tirocinante: Lucrezia del Gallo
Tutor: Fabiana Salucci
Bibliografia
- Brodsky, A. ‘Rape-Adjacent’: Imagining Legal Responses to Nonconsensual Condom Removal, in Columbia Journal of Gender and Law, vol. 32, n. 2, 2017, SSRN 2954726.
- Davis, K. C. (2019). “Stealthing”: Factors associated with young men’s nonconsensual condom removal. Health Psychology, 38(11), 997–1000. https://doi.org/10.1037/hea0000779