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La psicopatologia dell’uomo autore di violenza è un campo complesso e multidisciplinare che coinvolge la psicologia, la psichiatria, la criminologia e la sociologia. Gli studi in questo ambito cercano di comprendere le cause, i meccanismi e le manifestazioni della violenza perpetrata dagli uomini, con particolare attenzione ai fattori individuali, sociali e ambientali che contribuiscono a questi comportamenti.

Le principali dimensioni patologiche e diagnosi riscontrate in questo tipo di popolazione sono:

⁃ Disturbi di personalità

Uno dei fattori frequentemente associati alla violenza è la presenza di disturbi di personalità. Tra questi, il disturbo antisociale di personalità (ASPD) e il disturbo narcisistico di personalità (NPD) sono particolarmente rilevanti. Gli individui con ASPD spesso mostrano un pattern persistente di disprezzo per i diritti altrui, impulsività, aggressività e mancanza di rimorso.

Il NPD, invece, è caratterizzato da grandiosità, bisogno di ammirazione e mancanza di empatia, che possono portare a comportamenti manipolativi e violenti quando i loro bisogni non vengono soddisfatti. I tratti dissociativi, o i disturbi dissociativi sono spesso in comorbilità con questi disturbi di personalità negli uomini autori di violenza.

⁃ Esperienze infantili e traumi

Le esperienze infantili avverse, come l’abuso fisico, emotivo o sessuale, così come la trascuratezza, sono fortemente correlate a comportamenti violenti in età adulta. Questi traumi possono alterare lo sviluppo emotivo e psicologico, portando ad una ridotta capacità di gestione delle emozioni, empatia e comportamenti prosociali.

⁃ Regolazione emotiva compromessa

Molti uomini autori di violenza hanno difficoltà nel controllo della rabbia e delle emozioni. La difficoltà a gestire la frustrazione e le emozioni negative può portare ad esplosioni di violenza. La mancanza di abilità di coping adeguate e di strategie di regolazione emotiva sono fattori chiave in questi comportamenti.

⁃ Dipendenze da sostanze

L’abuso di sostanze, droghe ed alcol, è frequentemente associato a comportamenti violenti. Le sostanze possono ridurre le inibizioni, aumentare l’aggressività e compromettere il giudizio, portando a una maggiore probabilità di atti violenti.

⁃ Modelli culturali e sociali

Le norme culturali e sociali che promuovono la mascolinità tossica e la subordinazione delle donne giocano un ruolo significativo nella violenza di genere. Gli uomini cresciuti in ambienti dove la violenza è normalizzata come mezzo di risoluzione dei conflitti o di affermazione della propria autorità sono più propensi a sviluppare comportamenti violenti.

Tra i diversi approcci utilizzati nel lavoro con gli uomini autori di violenza, si include la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) per migliorare la gestione della rabbia e le abilità di problem-solving, programmi di intervento per autori di violenza domestica che mirano a cambiare atteggiamenti e comportamenti di controllo e dominanza, e trattamenti per dipendenze se presenti. Inoltre, programmi di riabilitazione basati su gruppi di sostegno possono offrire un ambiente sicuro per discutere e lavorare sulla condotta abusante.

In sintesi, la psicopatologia dell’uomo autore di violenza è influenzata da una combinazione di fattori individuali, esperienze traumatiche, disordini psicologici, influenze sociali e culturali, nonché problemi di regolazione emotiva. Comprendere queste dinamiche è cruciale per sviluppare interventi efficaci e contenere la diffusione del fenomeno.

 

Tutor: Maurizio Leuzzi
Tirocinante: Livio Ricciardi

 

Sitografia:

https://bpded.biomedcentral.com/articles/10.1186/s40479-017-0053-9
https://bpded.biomedcentral.com/articles/10.1186/s40479-015-0033-x
https://journals.plos.org/plosmedicine/article?id=10.1371/journal.pmed.1002995

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