L’orgasmo femminile nel corso dei tempi è sempre stato circondato da un alone di mistero. Diversamente dall’orgasmo maschile che si concretizza nell’eiaculazione, quello femminile, infatti, molto spesso non comporta manifestazioni esplicitamente visibili.
Che sia maschile o femminile però, quando parliamo di orgasmo ci riferiamo sempre ad un’esperienza altamente soggettiva, che provoca una sensazione di benessere e appagamento e crea un’alterazione transitoria dello stato di coscienza.
Master&Johnson (1964) furono i primi a porre in evidenza l’importanza del fenomeno attraverso la descrizione del ciclo della risposta sessuale, distinguendone quattro fasi:
-Fase di eccitazione: è possibile distinguere un’eccitazione sessuale cerebrale in cui notiamo una maggiore attivazione dell’area occipitale visiva nell’uomo e temporo-parietale nella donna, un’eccitazione periferica non genitale e un’eccitazione sessuale prettamente genitale.
-Fase di plateau: comporta un’intensificazione della tensione sessuale fino a raggiungere il livello limite dal quale l’individuo può passare all’orgasmo.
-Fase orgasmica dura solo alcuni secondi in cui avviene una scarica della tensione della congestione vasale dell’ipertonia muscolare prodotta dallo stimolo sessuale. -Fase di risoluzione: in cui si ritorna lentamente allo stato basale pre-eccitazione.
Se le prime tre fasi appaiono simili per entrambi i sessi, quando parliamo di fase di risoluzione è necessario attuare una distinzione.
Al termine della fase orgasmica gli uomini sono soliti sperimentare un “periodo refrattario” cioè un lasso di tempo in cui i genitali non sono in grado di eccitarsi neppure se stimolati. La durata del periodo refrattario è variabile e dipende da diversi fattori come i livelli di stress, i livelli di testosterone, la durata della stimolazione ed anche l’età.
Per un soggetto di 18 anni, questo arco di tempo potrebbe aggirarsi attorno ai 15 minuti. Per un uomo anziano, i tempi di latenza potrebbero prolungarsi ad almeno 20 minuti. Tuttavia, non si può generalizzare, perché potremmo trovarci di fronte a situazioni in cui il periodo refrattario di un uomo anziano coincide per durata con quello di un diciottenne.
Solo al termine di questa fase, l’uomo può nuovamente essere stimolato, ritornare ad una fase di eccitazione e intraprendere così un nuovo rapporto sessuale.
Il vantaggio femminile risiede nel fatto che dopo un momento di “stabilizzazione” post orgasmica (che può durare da qualche secondo a qualche minuto), il corpo della donna è in grado di sperimentare nuovi picchi di piacere temporalmente ravvicinati.
Parliamo in questo caso di orgasmo multiplo o di super-orgasmo riferendoci alla capacità di raggiungere più orgasmi in un lasso di tempo ristretto con una frequenza di due o più orgasmi distinti e consecutivi grazie ad una stimolazione sessuale continua o rinnovata. Le donne, quindi, hanno fisiologicamente una predisposizione per beneficiare di questa esperienza in quanto, di solito, il periodo refrattario dura meno.
Tuttavia, l’orgasmo multiplo maschile, seppure raro esiste e si ha quando l’uomo riesce a non perdere del tutto l’erezione dopo la prima eiaculazione.
In questo modo gli è possibile proseguire con il rapporto sessuale e raggiungere un secondo picco di piacere. Allenamento e concentrazione aiutano, ma gli orgasmi multipli maschili sono decisamente più rari di quelli femminili.
Possiamo poi attuare una distinzione tra l’orgasmo multiplo, che consiste nello sperimentare un orgasmo dietro l’altro seguendo un’ondata di piacere continuo, ed un orgasmo sequenziale che consiste in una serie di orgasmi di diversa intensità, tra i quali ci sono pause più o meno brevi.
Non sempre, però, è possibile sperimentare orgasmi multipli. Certamente, non avere un orgasmo dietro l’altro durante un rapporto sessuale non rende disfunzionali e, di contro, averne diversi non significa essere più performanti nell’intimità; se capita, significa che l’atteggiamento e le condizioni sono adatte.
Una condizione indispensabile affinché possa essere raggiunto l’orgasmo è che vi sia desiderio, un contesto favorevole, la giusta atmosfera, un partner attento e soprattutto una buona conoscenza del proprio corpo.
Tirocinante: Veronica Faggiano
Tutor: Cristiana Sardellitti
Bibliografia:
-Masters W. H., Johnson V. E., (1967). L’atto sessuale nell’uomo e nella donna. Indagine sugli aspetti anatomici e fisiologici, Feltrinelli Editore, Milano.
-Ticconi, C., Pietropolli, A., Palattella, A., & Piccione, E. (2006). Fisiopatologia dell’orgasmo femminile.
Sitografia:
https://www.thewom.it/lifestyle/love-sex/orgasmo-multiplo
https://www.my-personaltrainer.it/salute/orgasmo-multiplo-orgasmi-particolari.html
https://hotwhynot.com/blog/orgasmo-multiplo