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La gravidanza è un momento di grande cambiamento fisico ed emotivo per le donne e può avere un impatto significativo sulla loro vita sessuale e su quella dei loro partner. Molte donne che affrontano una gravidanza sono poco informate e frequentemente esposte ad una serie di dubbi, paure, tabù e falsi miti in merito alla sessualità e a come viverla al meglio.

La prassi clinica indica che durante il periodo della gestazione si attesta una diminuzione della frequenza dei rapporti sessuali, complici anche una serie di false credenze socio-culturali. Sebbene siano stati condotti vari studi scientifici negli ultimi anni sulla sessualità delle coppie in attesa di un bambino, tuttavia esistono ancora miscredenze e pregiudizi.

Uno dei falsi miti più comuni fa riferimento al fatto che fare sesso in gravidanza possa arrecare danno al feto. Si tratta di una informazione non corretta, a meno che non vi sia un rischio di parto prematuro o altre complicazioni gravidiche.

In genere, il sesso è sicuro durante la gestazione, a meno che il medico non abbia dato istruzioni diverse a causa di problemi specifici di salute. Inoltre, alcune persone credono erroneamente che l’attività sessuale in gravidanza possa causare un aborto spontaneo. Al contrario, il sesso in gravidanza può essere sicuro e positivo se le donne seguono le linee guida del loro medico e si sentono a proprio agio.

Il feto si trova ben protetto all’interno del sacco amniotico nell’utero e non vi è la possibilità che possa essere raggiunto durante l’atto penetrativo. Un altro pregiudizio farebbe riferimento al fatto che i rapporti sessuali durante la gravidanza possano danneggiare il collo dell’utero: anche questa credenza è infondata. In generale, il collo dell’utero è ben protetto e non può essere danneggiato dal sesso.

Tra gli altri falsi miti, anche questi piuttosto comuni, è possibile annoverare: la credenza che la masturbazione sia pericolosa, la preoccupazione che l’attività erotica possa lasciare segni fisici sul bambino, il mito che il peso dell’uomo durante l’amplesso possa danneggiare il feto, la credenza che lo sperma possa arrivare al bambino e che questo lo utilizzi come nutrimento, e l’erronea convinzione che gli uomini non provino attrazione per le donne in gravidanza.

Indubbiamente i fattori in grado di influenzare il comportamento sessuale nei mesi di gravidanza sono da ricercare nella pluridimensionalità e nella complessità dell’evento, nei cambiamenti organici ed endocrini legati alla gestazione, nonché a quelli di natura psicologica, relazionale ed anche nei fattori ambientali e socioculturali.

Uno dei fattori psichici che può impattare negativamente sull’attività sessuale è rappresentato dalle condizioni fisiche ritenute influenti sulla sessualità. Basti pensare al fatto che non è infrequente per le donne sentirsi meno attraenti di quanto fossero prima della gravidanza a causa di cambiamenti legati al peso e alle forme corporee. Anche l’alterazione del tono dell’umore, specialmente la presenza di umore depresso o di labilità emotiva, è una variabile che può avere un effetto negativo sia sulla sessualità che su aspetti maggiormente associati alla tenerezza.

La frequenza dei rapporti sessuali prima della gravidanza, problematiche ostetriche pregresse, numero di figli e precedenti aborti spontanei oltre ai già citati tabù, miti e false credenze sviluppate dagli influssi culturali e religiosi ed il decorso stesso della gravidanza, rappresentano altre variabili non di poco conto. Infine, è da menzionare il grado di informazioni ricevute sulla sessualità.

La maggior parte dei medici e dei ginecologi non informano correttamente le coppie, non spiegano loro la possibilità di sperimentare posizioni diverse o quella di praticare masturbazione come alternativa ai rapporti unicamente penetrativi laddove ci fossero problematiche mediche. Quasi nessuno, inoltre, menziona l’eventualità che la sessualità possa andare incontro a dei miglioramenti durante i mesi di gestazione.

Le difficoltà sessuali possono essere determinate anche da fattori fisici e ostetrici caratteristici della gravidanza quali senso di affaticamento, presenza di dolori alla schiena, dispareunia da vasocongestione pelvica oppure da congestione vaginale con ridotta lubrificazione, da sublussazione della sinfisi pubica e delle articolazioni sacro-iliache e dal peso del partner sull’utero in epoche avanzate di gravidanza.

Uno studio condotto da Gokyildiz e Beji (2005), su un gruppo di 150 donne in gravidanza ha indagato l’effetto della gestazione sulla loro vita sessuale attraverso un ampio questionario di 63 domande sulle esperienze sessuali durante tutti i trimestri di gravidanza.

L’analisi delle risposte ha dimostrato una riduzione progressiva della frequenza dei rapporti sessuali con l’avanzare della gravidanza, associata a una diminuzione della stimolazione sessuale, della durata dei rapporti e della capacità di raggiungere l’orgasmo rispetto allo stato pre-gravidico. Inoltre, è stato osservato un aumento della sensazione di dolore durante il coito e una diminuzione della soddisfazione sessuale.

Uno studio prospettico cross-sezionale di Fok et al. (2005) su un gruppo di 298 donne in gravidanza ha rilevato che oltre il 60% di loro ha sperimentato una riduzione del desiderio sessuale, così come più del 40% dei loro partner. Inoltre, più dell’80% di queste donne ha temuto che il coito potesse avere un effetto negativo sul feto. Infine, uno studio descrittivo cross-sezionale su un campione di 238 donne in gravidanza ha riscontrato che oltre l’80% di loro ha riferito un impatto significativo della gravidanza sulla loro vita sessuale, con una riduzione della frequenza settimanale dei rapporti sessuali (Reamy & White, 1985).

Tra le principali ragioni è possibile menzionare la stanchezza, la mancanza di desiderio sessuale, il timore di arrecare danno al feto o di avere un aborto o un parto prematuro (Eryilmaz et al., 2004).
La gravidanza, secondo alcune ricerche, getterebbe invece le basi per una condizione psico-fisica favorevole ad un arricchimento della sessualità. L’incremento degli ormoni, la presenza delle endorfine, la maggiore irrorazione sanguigna dei genitali, l’aumento del volume uterino nonché l’abbassamento della soglia sensoriale, rappresentano tutti fattori che consentirebbero di vivere una vita sessuale soddisfacente.

Il secondo trimestre, se comparato al primo e al terzo, sembrerebbe essere un periodo più favorevole per una serie di motivazioni. La donna, infatti, comincia generalmente a sentirsi meglio da un punto di vista prettamente fisico rispetto ai primissimi mesi; la gravidanza è più probabile che sia stata elaborata ed il parto viene visto come un evento ancora lontano; i disturbi somatici come la nausea, poi, tendono ad attenuarsi. Nell’ultimo trimestre, l’avvicinarsi del parto, porta una serie di preoccupazioni che si traduce spesso in una diminuzione della frequenza dei rapporti.

In conclusione, la sessualità e la gravidanza sono due temi che possono influenzarsi a vicenda in modi diversi. È importante essere informati e consapevoli dei possibili effetti della gravidanza sulla sessualità e dei falsi miti che spesso li accompagnano per poter godere pienamente della propria sessualità anche in questa fase peculiare della vita.

Tirocinante: Diana Roberti
Tutor: Cristiana Sardellitti

 

Riferimenti:

-Eryilmaz, G., Ege, E., & Zincir, H. (2004). Factors affecting sexual life during pregnancy in eastern Turkey. Gynecologic and obstetric investigation, 57(2), 103-108.
-Fok WY, Chan LY, Yuen PM. Sexual behaviour andac/ivity in Chinese pregnan/ womm, Acta Obstet Gyneco] Scand 2005, 84(10): 934-938.
-Giagulli, V. (2011). SESSUALITA’IN GRAVIDANZA. QUALE Psicologia, 81.
-O Gokyildiz S, Beji :-JK. The effecls ofpregnancy on sexualltje. JSex Marital Ther 2005,31(3): 201-215.
-Piccione, E., Palattella, A., & Ticconi, C. (2007). La sessualità in gravidanza. In FERTILITA’E SESSUALITA’trattato di sessuologia (pp. 387-390). ELSEVIER MASSON.
-Reamy KJ, White SE. Dvspareunia in pregnancy. J Psychosom Obstet Gynaecol 1985,4: 263-267.
https://sessuologiaclinicaroma.it/la-sessualita-in-gravidanza/

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