Un tabù è tutto ciò che è oggetto di un divieto senza fondamento oggettivo o ciò di cui si preferisce non parlare. Un tabù è qualcosa di proibito, da non chiedere neppure. Ancora oggi purtroppo, il sesso è un tabù, e cioè è qualcosa di cui si evita di parlare, o che crea imbarazzo o addirittura vergogna.
Nel sesso, inoltre, molte richieste possono essere vissute come un tabù, rimanendo desideri o bisogni non soddisfatti, che possono sfociare in un’insoddisfazione generale e in comportamenti pericolosi o illegali.
La nostra cultura è fortemente influenzata dalla morale religiosa e, nonostante il costante processo di liberalizzazione da quest’ultima, la sua visione negativa sulla sfera più puramente istintuale e non legata alla riproduzione può causare verso la sessualità sentimenti di: vergogna, disgusto, paura, ansia, senso di colpa.
1- La sessualità delle donne
La consapevolezza sessuale nelle donne è stato uno dei più faticosi traguardi raggiunti da quando è iniziata la rivoluzione per la parità dei diritti. Il piacere femminile era considerato solo in funzione di quello maschile, senza una propria autonomia. Per questo motivo la masturbazione femminile era un argomento tabù. Sebbene siano stati fatti molti passi avanti su questo argomento, ancora oggi alcune donne fanno fatica a legittimare la ricerca del proprio appagamento sessuale e la curiosità nella scoperta della propria sessualità. Una donna sessualmente consapevole è una donna in grado di fare delle scelte per sé stessa, che conosce il proprio corpo e ascolta i propri desideri e le proprie pulsioni.
2- Il sesso in tarda età
Anche questo aspetto rientra tra le cose delle quali è meglio non parlare e, spesso, è ritenuto disdicevole, perché non più legato alla riproduzione ma esclusivamente al soddisfacimento del reciproco piacere sessuale dei partner. Durante questa fase di vita anche il sesso si trasforma, in base alle esigenze fisiche e psicologiche degli individui, che in alcuni casi non si sentono liberi di poter chiedere aiuto o un confronto su determinate problematiche o su eventuali dubbi o paure. Il timore diffuso è quello che l’attività sessuale dopo una certa età possa essere vista come inopportuna, non più come una priorità.
3- Il sesso dev’essere come quello dei film pornografici
Purtroppo, l’accesso alla pornografia, fin da ragazzi, ci pone di fronte all’idea che per essere adeguati dobbiamo rispettare alcuni standard fisici e prestazionali. Questi standard però sono al di fuori dalla norma. Così quando l’erezione non è ai livelli di quelle dei video, la durata del rapporto non è altrettanto lunga, non riusciamo a sostenere certe posizioni o semplicemente non abbiamo quelle forme fisiche, pensiamo di avere qualcosa che non va. Dobbiamo però tenere presente che quelli nei video sono degli attori e che, come tali, lavorano e si preparano per girare in un set. Solitamente sono persone con determinate qualità fisiche e non rappresentative del campione della popolazione media! Spesso passano molto tempo per mantenere quegli standard fisici, oppure ricorrono alla chirurgia estetica e hanno addestramenti e ore di preparazione per girare determinate scene.
4- Se non si raggiunge l’orgasmo, non è un rapporto sessuale soddisfacente
Sicuramente il raggiungimento dell’orgasmo è qualcosa di estremamente piacevole, ma vivere la sessualità solamente alla ricerca di un momento “finale”, può impedirci di godere appieno dell’atto stesso. Un rapporto sessuale è fatto di molte componenti e può essere piacevole e soddisfacente anche se non si raggiunge l’orgasmo.
5- Se ci si masturba, significa che il partner non ci soddisfa abbastanza
Si può pensare che se il partner si masturba è perché non ci trovi attraenti oppure che non siamo in grado di soddisfarlo, e questo può portare a mancanza di fiducia in sé stessi ed insicurezza nella relazione. La masturbazione, tuttavia, è una forma di espressione sessuale normale e salutare, sia nella condizione di single che in coppia. Una maggiore conoscenza del proprio corpo e delle relative zone di piacere può invece contribuire a migliorare l’intimità con il partner, rendendola ancora più soddisfacente.
6- Il vero orgasmo è quello vaginale
In passato si credeva che esistessero due tipi di orgasmo: vaginale e clitorideo. Ad oggi, grazie alla ricerca scientifica, sappiamo che l’orgasmo femminile è raggiunto comunque mediante una stimolazione clitoridea, diretta o indiretta che sia. Il clitoride, che ha moltissime innervazioni, è infatti coinvolto anche quando il rapporto sessuale riguarda la sola penetrazione. Quindi non c’è un orgasmo di serie A e uno di serie B, l’orgasmo è uno!
7- Se non c’è la penetrazione non è un rapporto sessuale completo
Per molti “fare sesso”, equivale solamente ad arrivare a un rapporto sessuale completo e cioè alla penetrazione, senza considerare come sia da considerarsi assolutamente sessuale anche tutto ciò che non contempla necessariamente l’atto penetrativo, come ad esempio il sesso orale o la masturbazione reciproca. Questo mette soprattutto l’uomo nella condizione di percepire un obbligo a dover fornire una prestazione di un certo tipo per potersi considerare adeguato, che spesso può portare anche ad alcuni disturbi legati all’ansia, come il disturbo erettile o l’eiaculazione precoce.
8- Avere delle fantasie sessuali significa essere perverso
Le fantasie sessuali possono arricchire i rapporti sessuali e aiutare nel raggiungimento dell’eccitazione e del piacere. Sono ancora oggi considerate spesso un tabù, e non se ne parla nella coppia per paura di essere giudicati o considerati “perversi”, ma è del tutto normale avere delle fantasie, fa parte dell’essere umano e non c’è nulla di male.
9- Giocare e sperimentare durante il rapporto è sinonimo di anormalità
Vivere la sessualità ricorrendo al gioco, alla sperimentazione viene considerato come qualcosa a cui ricorrere come ultima spiaggia, per salvare un rapporto. Per cui, una coppia che fa tappa in un sexy shop, viene automaticamente etichettata come “perversa” o “in crisi” e ciò consolida il falso mito che il sesso debba necessariamente essere sempre estremamente spontaneo e poco pensato, mentre la costruzione di un pensiero dedicato alla cura e alla sperimentazione nella sessualità sono linfa vitale nel rapporto.
Questi sono solo alcuni degli esempi più importanti. I tabù, che sono strettamente legati ai modelli culturali, sono però mutabili nel corso del tempo perché la cultura stessa è in continua evoluzione e trasformazione. Lo strumento per alimentare il cambiamento verso una consapevolezza della propria sessualità e la possibilità di viverla con libertà e serenità è l’educazione sessuale che dovrebbe iniziare sin dall’adolescenza (ed anche prima), per facilitare la costruzione di una vita amorosa e sessuale soddisfacente.
Tutor: Cristiana Sardellitti
Tirocinante: Giulia Monaco
Riferimenti:
-https://www.psicologo4u.com/miti-e-tabu-nel-sesso-come-riconoscerli-e-sfatarli-per-una-vita-sessuale-piu-soddisfacente/
-https://www.unobravo.com/post/sesso-e-tabu-quanto-ci-influenza-la-nostra-cultura#:~:text=Il%20sesso%20%C3%A8%20uno%20degli%20argomenti%20pi%C3%B9%20ricco%20di%20tab%C3%B9,dal%20punto%20di%20vista%20religioso.