In un’epoca in cui l’attrazione sembra passare solamente attraverso la vista, prestando un’attenzione quasi esclusiva alla mera apparenza, è facile dimenticare che, in realtà, ciò che genera e modula il desiderio è una combinazione di fattori perlopiù invisibili all’occhio umano.
Nell’uomo, come in moltissime altre specie di organismi viventi, l’approccio fisico e sessuale all’altro è mediato da una serie di reazioni chimiche profondamente legate agli stimoli percepiti attraverso i diversi canali sensoriali. Una delle vie attraverso le quali vengono elaborati questi stimoli è quella olfattiva. Anche se nell’essere umano non è stata ancora provata la presenza dei cosiddetti “feromoni”, alcune evidenze scientifiche affermano che i segnali chimici volatili della pelle, del sudore o di altre secrezioni corporee possono comunque influenzare inconsciamente le emozioni, l’umore e in parte l’attrazione sessuale. In uno studio del 2015, Wyatt sottolinea come, nonostante non sia stata identificata una singola molecola feromonale umana, esiste con certezza una comunicazione chimica tra individui. Questa agisce probabilmente attraverso un insieme complesso di composti che interagiscono col sistema olfattivo e con le aree cerebrali limbiche, modulando così risposte fisiologiche e comportamentali.
Per analizzare il fenomeno da un punto di vista sessuologico e culturale è interessante notare come l’atto di annusare il partner rappresenti per molte persone un gesto particolarmente affettivo e intimo. E non solo: questo comportamento può spesso essere correlato al desiderio e all’intesa sessuale. Ciò viene approfondito in uno studio di Li del 2022, in cui gli sperimentatori hanno voluto esplorare quanto l’importanza soggettiva attribuita all’olfatto (ovvero quanto il profumo o l’odore contano per una persona nella vita quotidiana) e la frequenza con cui i soggetti annusano odori corporei – propri o altrui – siano correlate al desiderio sessuale. Inoltre, lo studio ha voluto indagare se queste associazioni fossero comuni tra culture diverse, ossia tra Cina, India e Stati Uniti. I risultati emersi indicano che – indipendentemente dalla provenienza geografica – un’alta rilevanza soggettiva dell’olfatto e un’alta frequenza di percezione volontaria di odori corporei sono correlate con un desiderio sessuale elevato del soggetto. Queste osservazioni suggeriscono quanto significativo possa essere l’olfatto nella sessualità e quanto l’odorare il partner, da un punto di vista evolutivo, possa costituire una ricerca di sintonia, compatibilità e salute. Il fatto che i risultati siano trasversali alle culture rafforza inoltre l’ipotesi che questo fenomeno possa effettivamente essere biologico ed universale.
Un’altra fonte interessante per studiare questa correlazione è un esperimento di Fišerová del 2024 che ha esplorato, in soggetti femminili eterosessuali, come la percezione dell’odore del partner durante momenti intimi e sessuali (abbracci, baci, cuddling o rapporti sessuali) influenzasse le loro emozioni e comportamenti. Dalle interviste alle partecipanti sono emersi quattro tipi di odori naturali del partner: odore corporeo (“body odor”), sudore, odore genitale e odore di sperma; e tre tipi di profumazioni: cologne (profumo da uomo), shower gel e agenti per il bucato. Le donne hanno riportato che sia gli odori naturali che le profumazioni influenzavano il loro stato emotivo (piacevole o spiacevole) e il conseguente comportamento verso il partner (avvicinamento o allontanamento). In più, la percezione dell’odore è risultata fortemente dipendente dal contesto: gli odori che normalmente potrebbero essere considerati spiacevoli, come quello di sperma o quello genitale, venivano spesso accettati in quanto ritenuti parte integrante della sessualità. Questo studio indica quanto l’odore dell’altro non sia un segnale passivo, ma un importante elemento dell’esperienza intima e sessuale: come già affermato dagli studi sopra citati, esso può aumentare il senso di vicinanza, familiarità e sicurezza. L’accettazione di odori corporei e intimi suggerisce che l’olfatto agisce oltretutto in sinergia con la dimensione relazionale, affettiva ed erotica: la percezione sensoriale del partner può influenzare profondamente la continuazione del coinvolgimento fisico, del desiderio e della frequenza di contatto intimo.
Nel complesso, le evidenze scientifiche mostrano quanto rilevante possa essere il ruolo dell’odore nella sfera sessuale. Oltre a trasmettere segnali chimici, l’olfatto favorisce una connessione sensoriale profonda, amplificando la potenzialità di un coinvolgimento totale nel contatto con l’altro e costituendo un fattore sottile, ma estremamente potente nella qualità dell’intimità sessuale.
TIROCINANTE: Nadia Fabbricatore
TUTOR: Maurizio Leuzzi
Bibliografia
Fišerová, A. (2024). The context matters: Women’s experiences of their partner’s odor in intimate and sexual encounters. Journal of Sensory Studies, 39(1), e13123. https://doi.org/10.1111/joss.13123
Li, Z., Hummel, T., & Zou, L. (2022). Sniffing of body odors and individual significance of olfaction are associated with sexual desire: A cross-cultural study in China, India, and the USA. Archives of Sexual Behavior, 51(8), 3703–3713. https://doi.org/10.1007/s10508-022-02398-1
Wyatt, T. D. (2015). The search for human pheromones: The lost decades and the necessity of returning to first principles. Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, 282(1804), 20142994. https://doi.org/10.1098/rspb.2014.2994



