Desideri e fantasie proibiti: l’esperienza dello scambio

Il desiderio rappresenta una tensione emotiva che si nutre del significato specifico che ognuno di noi attribuisce a ciò che si aspira ad ottenere, vivere o rivivere. È intrinseco dell’essere umano in quanto viene generato ed espresso mediante un pensiero simbolico ed un’appartenenza culturale. Etimologicamente indica la “mancanza di stelle” (dal latino “de” e “sidus-sideris”) e trae origine dall’impossibilità degli antichi aruspici romani nel compiere attività divinatorie quando il cielo non era limpido e non poteva mostrare le stelle. Ad oggi, il termine assume una duplice funzione: una ripartiva rispetto al dolore di qualcosa che manca ed una espressiva poiché conduce a ricercare qualcosa che è perduto o che si vorrebbe raggiungere per godere di uno stato di benessere condizionato (Consolo I., 2017).

In ambito sessuologico, il desiderio rappresenta la prima fase nel ciclo di risposta sessuale (desiderio, eccitazione, plateau, risoluzione, orgasmo). Si manifesta molto similmente nell’uomo e nella donna a livello mentale ed è condizionato da tre fattori determinanti: stimolazioni esterne (veicolate attraverso gli organi di senso e attivanti le aree sensoriali ed emotivo-affettive della corteccia cerebrale, vie e centri nervosi che insieme inducono e coordinano il comportamento sessuale) e/o interne (feromoni, condizioni ormonali, fantasie sessuali, sogni erotici, bisogni pulsionali); la motivazione emotiva ed affettiva che lo sottende; la valutazione razionale della situazione sessuale, dei possibili vantaggi o rischi ad essa riferibili (Graziottin A., Da che cosa nasce il desiderio?).

Il desiderio sessuale si nutre e viene nutrito dalla sua stessa essenza erotica e seduttiva, dalla sensazione di piacere e di gratificazione reciproca nella coppia, dall’immaginare di trasgredire una morale convenzionale e dal provare nuove ed insolite esperienze sensoriali e sessuali. In tal senso, l’immaginario erotico, che precede ed alimenta il desiderio, svolge un ruolo determinante e viene inteso specificatamente quale capacità dell’essere umano di autoerotizzarsi mentalmente mediante la creazione di “fantasmi erotici”, ovvero di una zona erogena intrapsichica, attraverso cui il desiderio si precisa e si concentra (Consolo I., 2017). Il più delle volte queste fantasie sono tanto più segrete ed eccitanti quanto sono più difficilmente comunicabili e concretizzabili in quanto porrebbero a facile giudizio l’identità di un soggetto all’interno del gruppo sociale di appartenenza, che di per sé stabilisce i confini di una sessualità normalizzata ed accettata.

Nella nostra cultura tutto ciò che viene percepito come fortemente erotico ed inusuale viene associato ad un forte desiderio di trasgredire le convenzioni e i tabù che sono stati imposti alla sessualità. La trasgressione è un’esperienza personale, che incoraggia ad un nuovo punto di vista e propone un nuovo spazio di azione. È la possibilità di sperimentare nuove modalità di espressione erotico-sessuale. Rappresenta un desiderio per troppe volte nascosto e che diventa tanto più eccitante e gratificante se proposto e condiviso con il partner (Quattrini F., 2015). Per esempio, giocare eroticamente con il partner ed esprimere verbalmente una fantasia sessuale, potrebbe rappresentare già un’esperienza eccitante, divertente, che potrebbe portare giovamento ed arricchimento al rapporto di coppia. Ed ancora, filmarsi, scambiare i ruoli sessuali, praticare differenti livelli di BDSM, divertirsi utilizzando sex toys per sperimentare situazioni che si avvicinino a quelle fantasie sessuali tanto pensate quanto nascoste per timore di un giudizio sociale (sesso a tre, scambio di coppia, orge), potrebbero essere tutte nuove modalità di vedere la sessualità da una diversa prospettiva, di conoscere il proprio e l’altrui piacere andando oltre un’espressione stereotipata e classica dell’erotismo, che in altro modo condurrebbe la coppia più facilmente a spegnersi ed annoiarsi.

Da un sondaggio italiano online del Centro Studi e Ricerche in Psicologia Emotocognitiva è emerso che tra le fantasie sessuali maggiormente diffuse tra uomini e donne, ci sia quella del sesso di gruppo, dello scambio di coppia o del rapporto a tre (Consolo I., 2017). Per l’uomo rappresenta una forte scossa eccitatoria l’idea di disporre del piacere della partner e di decidere di coinvolgerla nello scambio intimo, erotico-sessuale con un altro uomo o donna (mate wife-swapping). Per quest’ultima invece, eccita l’idea di essere desiderata e di essere la protagonista assoluta della scena erotica, sentendosi libera di richiedere ciò che brama, raggiungendo in tal modo l’apice del piacere. Spesso, le coppie che arrivano a concedersi questa esperienza erotica hanno in precedenza già provato curiosità, fantasticando di poterla condividere con il partner. Altre volte è il desiderio di allontanare la monotonia e la noia del rapporto strettamente monogamico.

I dati della Federsex hanno evidenziato che attualmente sono circa due milioni gli italiani che hanno provato almeno una volta l’esperienza dello scambio di coppia nelle sue differenti forme [swinging, cuckold, mate (wife) swapping], mentre ammontano a circa mezzo milione coloro che lo fanno regolarmente. Le occasioni ed i luoghi per praticarlo sono dei più svariati: dal sex parking alle case private, dai club privè ai villaggi o alle crociere proposte per vere vacanze trasgressive, ai siti di incontri online: (https://d.repubblica.it/amore-sesso/2014/06/09/news/scambio_di_coppia_scambisti-2171202/).

Sono persone che conducono una vita normalissima; l’età media è compresa tra i 30 e i 50 anni, mentre la condizione socio-economica è medio-alta. La maggior parte delle coppie è sposata da diversi anni. Inoltre, il numero degli scambisti sta crescendo nelle regioni del Sud Italia, dove si arriva a vivere questa realtà anche quattro volte a settimana. Il tipo di scambio scelto dipende essenzialmente dalle caratteristiche della coppia e dei suoi partecipanti. Sono coppie che consapevolmente scelgono di avvicinarsi sessualmente a terze persone e/o altre coppie, aderendo a regole e precetti moralmente condivisi, evitando qualsiasi forma di coinvolgimento emotivo e sentimentale. «Lo scambio di coppia è un vero e proprio gioco trasgressivo che rispecchia i più reconditi desideri dei soggetti in questione, infatti, laddove vi sia determinatezza e chiarezza da entrambe le parti, si esprimono i pensieri più eccitanti al fine di metterli in pratica» (Cipolla C., Canestrini E., 2018, p. 162). L’importante è comunicare e comprendere qualsiasi cosa che non funziona nel momento in cui il partner si mostri indeciso o restio nella pratica dello scambio.

Spesso, questi comportamenti sono stati (ancora tutt’oggi) facilmente etichettati come sintomo di devianza da parte di una società che considera il legame di coppia necessariamente monogamico e non accetta la condivisione sessuale del proprio partner. Secondo studi sociologici americani (Bergstrand, Blevius 2000; Roberts 2003; Bergstrand, Sinski 2010) la realtà scambista rappresenterebbe il prodotto di una sottocultura con uno stile di vita completamente opposto a quello accettato dall’immaginario collettivo occidentale. Allo stesso tempo è emerso come questa pratica sia sempre esistita a partire dall’epoca etrusca e romana, passando addirittura al periodo della seconda guerra mondiale, durante il quale, a causa di un elevato tasso di mortalità dei militari americani, le loro famiglie stringevano dei patti affinché i militari sopravvissuti potessero prendersi cura delle vedove, regalando loro gratificazioni non solo economiche, ma anche erotico-emotive (Gould, 1999).   Pertanto, queste esperienze possono essere vissute come piuttosto distanti dall’idea della devianza, del tradimento e dalla gelosia. La complicità, l’accordo, la volontà, la fiducia e la fedeltà al partner rappresentano delle componenti indispensabili per il gioco. «Per la “vera” coppia aperta lo scambio non è visto come sostituto della relazione intimo-sessuale coniugale, né è considerato come modalità di risoluzione di eventuali conflitti relazionali della coppia. Il gioco di scambio erotico e sessuale è percepito, nello specifico, come ampliamento della relazione sessuale e, più in generale, dell’alleanza coniugale» (Quattrini F., 2017, pag. 165).

Pur non essendo sempre così semplice comprendere o vivere queste modalità così vivaci ed alternative della sessualità, non dovremmo provare vergogna per i nostri più intimi desideri e fantasie erotiche. Comunicarle potrebbe rappresentare già un primo modo di giocare e vivere serenamente la propria sessualità con il partner, rafforzando il legame e la complicità di coppia.

Tirocinante: Antonella Lolaico

Tutor: Fabiana Salucci

BIBLIOGRAFIA

Cipolla C., Canestrini E. (2018) La dissoluzione della sessualità umana nell’era digitale, Franco Angeli Editore.

Consolo I. (2017) Il piacere femminile. Scoprire, sperimentare e vivere la sessualità, Giunti Editore.

Quattrini F. (2015) Parafilie e devianza. Psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale atipico, Giunti Editore.

Quattrini F. (2017) Il piacere maschile, Giunti Editore.

 

SITOGRAFIA

https://www.alessandragraziottin.it/it/articoli.php/Da-che-cosa-nasce-il-desiderio-?EW_FATHER=7856&ART_TYPE=AQUOT

https://www.corriere.it/Rubriche/Salute/Psicologia/2005/03_Marzo/18/ART_scambisti_180305.html

https://d.repubblica.it/amore-sesso/2014/06/09/news/scambio_di_coppia_scambisti-2171202/

 

 


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