in Devianza e Parafilie, Sexlog

Il furry fandom (in inglese significa “peloso”) è un fandom incentrato su personaggi che sono animali antropomorfi, ossia con personalità e caratteristiche umane, come ad esempio intelligenza umana, espressioni facciali, anatomia generale, capacità di parlare, bipedalismo, vestiti, e altri attributi tipicamente umani. Nel fandom, qualsiasi personaggio animale antropomorfo viene considerato un “furry”, a prescindere dai media di provenienza, siano essi fumetti, cartoni animati, film, romanzi o videogiochi.

La fantascienza e i generi fantasy utilizzano spesso l’antropomorfismo, e quindi sono particolarmente diffusi e apprezzati nel Furry Fandom. Fin dagli anni ottanta, il termine Furries si riferisce ad animali antropomorfi. La comunità furry nacque “ufficialmente” a Boston verso fine agosto 1980, durante la NorEasCon 2, una convention a tema fantascientifico e fantasy, nello specifico per un dipinto del fumettista Steve Gallacci, appartenente al suo fumetto “Albedo Anthropomorphics” che, per la prima volta mostrava animali antropomorfi disegnati in uno stile più realistico rispetto a quello tipico Disney.

I partecipanti riunitisi attorno al suo disegno scoprirono una sorta di “passione” in comune: quella per le storie con animali antropomorfi come protagonisti, con tematiche che non erano però rivolte ad un pubblico infantile. A seguito di ciò, iniziarono quindi a definirsi “furry”, termine utilizzato per sintetizzare tale concetto. È stato anche creata un’app di incontri, “Barq”, per entrare in contatto con utenti nelle immediate vicinanze. Il servizio mira a facilitare l’incontro con altri furries vicini, includendo anche l’aspetto “social” più classico: si può arricchire e curare il profilo dove aggiungere più di un “fursona” all’interno del proprio profilo, indicando addirittura se si possiede una “fursuit” (costume) o meno per ogni personaggio aggiunto.

Il furry fandom è molto ampio e presenta al suo interno un immaginario vasto e in continua trasformazione. Per personaggi furry non si intendono soltanto i mammiferi come lupi o volpi, ma anche altre tipologie di creature:

• Treant un ibrido umano-pianta, ovvero delle piante con caratteristiche umane.

• Androide o cyborg.

• Pet virtuali: l’unione di animali e macchine tramite l’introduzione di un’intelligenza artificiale.

• Creature mitologiche: draghi, centauri, minotauri.

Ciò che si potrebbe pensare erroneamente è che la componente sessuale all’interno della furry fandom sia predominante, ma non è così: solitamente si ritiene che il fenomeno furry possa essere associato a disturbo parafilico, trattandosi di costumi a forma di animali e di ritrovarsi in luoghi appositi. Parafilie similmente associate al furry fandom, come la peluchefilia, che consiste nell’applicare uno o più fori nei peluche per proprio appagamento sessuale, è sempre stata considerata una pratica eseguita dai furry, ma non è esclusivamente così.

Un sondaggio eseguito su 360 membri appartenenti a questa comunità ha indicato che meno dell’1% ha dichiarato di avere un interesse sessuale nei confronti dei peluche. Lo stesso vale per la zoofilia. Soltanto il 18,4% delle persone facenti parte del furry fandom praticano atteggiamenti zoofili, mentre il resto della comunità ha preso le distanze da questa pratica. Spesso è legata al furry fandom anche l’autoplusofilia, ovvero immaginare se stessi come un animale antropomorfizzato. Ma attenzione: essere un furry non significa necessariamente avere un disturbo parafilico. Esso può essere descritto come un modo di condurre la propria vita, di interagire con altre persone attraverso esperienze e interessi comuni.

Il sesso è soltanto una parte della loro vita, come lo è per il resto delle altre persone. Molti furry che indossano il costume lo fanno soltanto perché esso fa parte della loro identità e li fa stare bene. Il sesso, in questo caso, diviene così un atto che eseguono mentre lo indossano.

TUTOR: Maurizio Leuzzi
TIROCINANTE: Emiliano Fiocchetto

 

BIBLIOGRAFIA

-Chris Stamper, Furry Muckity-Muck, The Netly News, 29 marzo 1996.

-Fred Patten, Chronology Of Furry Fandom, YARF! The Journal of Applied Anthropomorphics, 2 febbraio 1999.

-Paul Tatara, Furries funny, humans not in ‘Dolittle 2’, 22 giugno 2001

SITOGRAFIA

-https://agoodmagazine.it/good-sex/furry-fandom-sesso/

Storia del Furry Fandom – 7ª Parte

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