L’’essere umano nel corso della sua vita può sperimentare svariate forme di attrazione. Tra le più comuni c’è quella sessuale, generalmente vissuta nei confronti di un’altra persona e sovente accompagnata da un coinvolgimento sul piano emotivo e fisico. Come si legge sul DSM – 5 (2013), quando suddetta attrazione è accompagnata da un intenso e persistente interesse sessuale diverso dall’interesse sessuale per la stimolazione genitale o i preliminari sessuali con partner umani fenotipicamente normali, fisicamente maturi e consenzienti, si parla di parafilia. Nel DSM – 5, a differenza delle precedenti edizioni, viene effettuata una distinzione tra parafilia e Disturbo Parafilico, definito come una parafilia che nel momento presente, causa disagio o compromissione nella persona o la cui soddisfazione ha arrecato, o rischiato di arrecare, danni a se stessi o agli altri. In poche parole la parafilia rappresenta una condizione necessaria ma non sufficiente affinché si parli di un vero e proprio disturbo.
Il DSM – 5 descrive 8 Disturbi Parafilici maggiori:
- Disturbo Esibizionistico
- Disturbo Frotteuristico
- Disturbo Voyeuristico
- Disturbo Feticistico
- Disturbo Pedofilico
- Disturbo da Masochismo Sessuale
- Disturbo da Sadismo Sessuale
- Disturbo da Travestitismo
Nel Feticismo l’eccitazione sessuale viene innescata da oggetti inanimati (reggiseni, mutande, calze,..) o da oggetti “animati”, come alcune parti del corpo (il piede rappresenta il feticcio più comune). Una categoria di Feticismo è rappresentata dai Feticisti del grasso, i quali nutrono un’attrazione sessuale nei confronti di persone che risultano in sovrappeso o in obesità. Tale Feticismo, definito Fat Feticism, non è particolarmente conosciuto tra l’opinione pubblica anche se numerosi sono i siti erotici aventi Big Beutiful Woman (BBW) o Super Sized-BBW (SSBBW) come protagoniste (Shugart, 2016). Una varietà di Fat Feticism è il Feederism dove la gratificazione sessuale è il risultato di azioni che hanno lo scopo di procurare al partner un aumento di peso. Nel “mondo” del Feederism, all’interno delle dinamiche di coppie, esiste una parte attiva e una controparte passiva: il “feeder” è l’alimentatore, che fornisce cibo da ingrasso e il “feedee” è l’altro che ingrassa (Richardson, 2010).
Al fine di comprende meglio il fenomeno sarebbe auspicabile porre attenzione ai Social Network, nello specifico Chatroom, dedicati esclusivamente a questa categoria di persone, dove è possibile condividere quelle che sono esperienze già vissute da altri. Alcuni membri godono semplicemente visionando persone più grasse di loro o foto di altri che aumentano progressivamente di peso sino a raggiungere l’immobilità.
Un sito noto è www.FantasyFeeder.com in cui si possono caricare foto e video o visualizzare quelli di altri, leggere storie di aumento di peso, consultare i profili iscritti al sito, intraprendere una chat, parlare dell’ obesità estrema, esperienza di grasso, sottomissione e dominazione o addirittura scambiarsi ricette ipocaloriche.
Probabilmente, sentir parlare per la prima volta di Feederism, o cercare di capire le dinamiche attuate da questi soggetti, può generare sgomento. I numerosi siti che promuovono l’accettazione di questo tipo di comportamento confermano che si tratta di una parafilia molto diffusa, nonostante sia poco conosciuta e rappresenti una pratica estrema e per certi versi pericolosa. Considerare il cibo un “elemento erotico” da introdurre nei giochi di coppia può costituire una simpatica alternativa, ma non bisogna mai sottovalutare la possibilità di situazioni e dinamiche più complesse. L’obesità rappresenta una condizione medica che molto spesso causa gravi danni alla salute.
“The more you gain weight, The more I get excited”..and the health risks?!
A cura della tirocinante IISS: Francesca Palladini
Tutor: Margherita Attanasio
Bibliografia
– American Psychiatric Association (APA), Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition, DSM – 5, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2014
– Shugart H. A. (2016) Heavy: The Obesity Crisis in Cultural Context, Oxford University Press.
– Richardson N. (2010) Transgressive Bodies: Representations in Film and Popular Culture, Routledge.
Sitografia
– www.FantasyFeeder.com