in Devianza e Parafilie, Sexlog

Il termine BDSM è un acronimo utilizzato per definire interessi sessuali non convenzionali “kinky”, ad esempio bondage, disciplina, dominanza e sottomissione, sadismo e masochismo. Ha avuto una lunga storia di patologizzazione, medicalizzazione e rifiuto da parte del pubblico.

In quanto tale, il BDSM è solitamente inteso dalla società come un insieme di pratiche incentrate sul dolore e basate esclusivamente sul sesso, quindi si tratterebbe di “giocare con il potere”. Le pratiche impiegate dai praticanti BDSM includono giochi, scene rappresentate attraverso lo scambio di potere e pratiche di umiliazione. I praticanti del BDSM, purtroppo, subiscono una narrativa patologica, in cui le persone spesso credono che il BDSM sia una sessualità malsana indicativa di traumi passati (Hansen-Brown e Jefferson, 2022).

Tuttavia, al contrario, una recente ricerca non ha confermato alcun forte legame diretto tra esperienze di abuso nell’infanzia e interessi “kinky” nell’età adulta (Brown, Barker e Rahman, 2020). Inoltre, i ricercatori indicano che le persone con interessi nel BDSM non hanno livelli superiori alla media di depressione, ansia e disturbo da stress post-traumatico (Connolly e Pamela, 2006) e risultano essere meno nevrotici, più estroversi, più aperti a nuove esperienze, più coscienziosi, meno sensibili al rifiuto e hanno un livello di benessere soggettivo più elevato (Wismeijer e van Assen, 2013). D’altronde ci sono studiosi che sottolineano i lati benefici dei praticanti: qualità e abilità psicologiche, come una buona comunicazione e negoziazione, competenze, sviluppo graduale della fiducia nel prossimo, capacità di assumersi rischi calcolati, buone capacità di coping e cura di sé, resilienza e dare o ricevere supporto (Williams, Thomas, Prior, Amezquita e Hall, 2017). Pertanto, l’identità BDSM si forma lungo una traiettoria naturale nel corso della vita e non è correlata ad eventi di vita avversi.

Se i praticanti BDSM hanno vissuto un trauma infantile e prendono parte a questa tipologia di pratiche, possono trovare nelle scene BDSM una forma di strategia di coping, guarigione e gestione del loro trauma (Thomas, 2020). Ad esempio, uno studio condotto con praticanti BDSM (provenienti da cinque paesi diversi) che avevano avuto un passato traumatico, ha rivelato un modello tematico su come il “kinky” possa aiutare nel recupero e nella crescita post-traumatica (piuttosto che nella ri-traumatizzazione) attraverso un lento processo di guarigione (Cascalheira et al., 2021).

I modelli tematici nel processo riparativo erano: la ricostruzione del sé, una maggiore libertà con l’aiuto delle relazioni, la riconquista del potere, il dare nuovi scopi/significati ai comportamenti e la gestione del dolore. I partecipanti avrebbero riproposto i comportamenti e il significato di un ricordo traumatico attraverso un ambiente sicuro (cioè la scena BDSM), dove avevano controllo, consenso e una persona amorevole/premurosa con loro.

Un altro studio ha esplorato il processo di guarigione attraverso il trauma play (terapia del trauma), che è un impegno deliberato nel BDSM attraverso la lente degli abusi e dei traumi passati (Thomas, 2020). Il ricercatore ha fornito approfondimenti sulla guarigione e su come l‘atto graduale possa portare dalla ricreazione del trauma, alla riscrittura delle proprie esperienze traumatiche.

Tenendo conto di tutto, anche se ci sono prove che il BDSM può aiutare a guarire traumi o abusi, c’è comunque la possibilità eventuale di rievocare l’esperienza traumatica. La rievocazione del trauma può verificarsi nei sopravvissuti a traumi o abusi a causa della familiarità della situazione o del senso di controllo e conforto (dovuto all’analogia dell’atto BDSM con le esperienze traumatiche vissute) che spinge la persona ad essere coinvolta in queste pratiche. Tuttavia, il kink, in chi lo pratica, può generare entrambi i risultati: può rafforzare il trauma, fantasticando e rievocando tali esperienze traumatiche oppure può indurre ad un processo sano, riparativo e trasformativo.

 

Tirocinante: Indre Bieliunaite
Tutor: Maurizio Leuzzi

 

Bibliografia
-Brown, A., Barker, E. D., & Rahman, Q. (2020). A Systematic Scoping Review of the Prevalence, Etiological, Psychological, and Interpersonal Factors Associated with BDSM. The Journal of Sex https://doi.org/10.1080/00224499.2019.1665619
-Cascalheira, C. J., Ijebor, E. E., Salkowitz, Y., Hitter, T. L., & Boyce, A. (2021). Curative kink: survivors of early abuse transform trauma through BDSM. Sexual and Relationship Therapy, 28(3), 353–383. https://doi.org/10.1080/14681994.2021.1937599
-Connolly, Pamela H.. (2006). Psychological Functioning of Bondage/Domination/Sado-Masochism (BDSM) Practitioners. Journal of Psychology & Human Sexuality, 18(1), 79–120. doi:10.1300/J056v18n01_05
-Hansen-Brown, A. A., & Jefferson, S. E. (2022). Perceptions of and stigma toward BDSM practitioners. Current Psychology, https://doi.org/10.1007/s12144-022-03112-z
-Lindemann, D. (2011). BDSM as therapy? https://doi.org/10.1177/1363460711399038 Sexualities, 14(2), 151–172.
-Lindemann, D. J. (2012). Dominatrix: Gender, Eroticism, and Control in the Dungeon. University of Chicago Press.
-Thomas, J. N. (2020). BDSM as trauma play: An autoethnographic investigation. Sexualities, 23(5-6), 917–933. https://doi.org/10.1177/1363460719861800
-Williams, D.J., Thomas, J., Prior, E., Amezquita, C. & Hall, D. (2017). Social work practice with clients that enjoy participation in consensual BDSM: Identifying and applying strengths. Journal of Positive Sexuality, 3(1), 12–20.
-Wismeijer, A. A. J., & van Assen, M. A. L. M. (2013). Psychological Characteristics of BDSM Practitioners. The Journal https://doi.org/10.1111/jsm.12192

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