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E’ il 2001 quando Dan Savage, attivista LGBT ed esponente della comunità omosessuale propone una gara di neologismi sulla sua rubrica Savage Love per dare un nome alla pratica sessuale che coinvolge una donna che penetra analmente un uomo tramite strap-on dildo. Il vincitore è proprio il termine pegging con un’accezione eterosessuale, dal termine to peg, che significa agganciare.

La storia del pegging parte dal 1998, quando un produttore di strap-on decide di espandere il mercato di vendita al di là del mondo saffico dopo aver scoperto che i maggiori utilizzatori di cinture falliche erano le coppie etero. Realizza un video sul pegging, Bend Over Boyfriend che inizia ad espandersi nel mondo occidentale. Si inizia a parlare di to bob, dall’acronimo del titolo del video, che tra l’altro ha il significato di andare avanti e indietro. Ancora oggi ogni tanto si utilizza questa espressione per indicare un uomo che riceve penetrazione anale dalla partner, ma dal 2001 questa pratica viene chiamata principalemente pegging.

La donna per peggare (ossia praticare pegging) un uomo necessita di un dildo o di una cintura fallica, di uno strap-on strapless (senza cinghie) o uno strap-on harness (con le cinghie). Tramite questi giocattoli sessuali la donna penetra analmente l’uomo stimolando sia la sua prostata che la fantasia di entrambi.
Come quasi tutte le pratiche sessuali atipiche, anche per questa lo stereotipo è dietro l’angolo. Ma se mi piace il pegging allora sono omosessuale? Assolutamente no, l’orientamento sessuale non influisce in alcun modo con la messa in atto di tale pratica.

La stimolazione offerta dalla penetrazione anale maschile va oltre il piacere classico di un rapporto con penetrazione vaginale, poiché vengono coinvolti i recettori del piacere situati nella zona anale, nelle aree adiacenti e soprattutto nella zona della prostata. La prostata è una ghiandola del sistema genitale maschile che si trova davanti al retto, tra la vescica e il pene ed è responsabile della produzione di parte del liquido seminale. Ed è proprio da qui che potrebbe nascere l’orgasmo prostatico, a seguito del massaggio prostatico diretto o indiretto tramite dita, pene o giocattoli sessuali. Ma perché questo orgasmo risulterebbe così piacevole e intenso? Alcuni studi scientifici, ipotizzano che la percezione dell’orgasmo prostatico come migliore per modulazione e intensità dipenda dal ricablaggio del cervello, assecondando il concetto di Brain Rewiring o plasticità cerebrale. In sintesi, il cervello umano può cambiare le proprietà funzionali e strutturali a seconda della varietà di input ed esperienze sperimentate. Ad una maggiore consapevolezza del corpo potrebbe corrispondere, teoricamente, un aumento della consapevolezza genitale e dell’eccitazione.

Per quanto riguarda il cosiddetto punto P (Prostatic Spot), secondo il concetto del ricablaggio ipotizzato, gli uomini che praticano la stimolazione della prostata possono trarre un maggiore piacere sessuale a causa della rimodulazione della funzione fisiologica, che può avvenire attraverso cambiamenti nei processi mentali.

Come ogni pratica sessuale, anche questa, può avere delle controindicazioni se non si seguono le buone norme della pazienza, della gentilezza e dell’igiene. Innanzitutto, come in ogni rapporto anale o penetrativo, occorre andare per gradi. E’ necessario che entrambi i partner comunichino in ogni momento in modo chiaro: sensazioni, dubbi, emozioni e pensieri. Bisognerebbe in questo caso scegliere un lubrificante adatto e iniziare con le dita prima di procedere all’inserimento di oggetti. Si può iniziare da dei plug di piccole dimensioni, aumentando gradualmente per poi passare ad uno strap-on di dimensioni adeguate. Le coppie che decidono di sperimentare questo atto sessuale dovrebbero anzitutto tenere conto del fatto che i tessuti della zona anale sono molto delicati e possono essere lacerati con maggiore facilità rispetto a quelli della vagina. Una eventuale escoriazione inoltre può essere una porta di ingresso per batteri e virus.

Uno dei motivi che rende questo tipo di sessualità poco accettabile e accettata all’interno di una coppia eterosessuale è che questo atto è ritenuto profondamente trasgressivo nei confronti delle norme sociali che vogliono l’uomo dominatore, cioè colui che penetra, mentre la donna è vista come la persona passiva, che riceve e accoglie l’uomo dentro di sé. A partire dagli anni Sessanta, a seguito della rivoluzione sessuale, i ruoli maschili e femminili sono diventati sempre più flessibili e oggi sempre più spesso mascolinità e femminilità non sono più considerate le due estremità opposte di uno spettro, per cui non appare necessario riconoscersi totalmente nell’uno o nell’altro.

Nel caso del pegging, questa pratica è diventata una moda in America dopo che è apparsa in un episodio tv di BroadCity in cui la protagonista lo pratica ad un suo partner. Molte donne hanno visto dunque in questo atto sessuale una sorta di atteso ribaltamento dei ruoli, per cui l’uomo diventa il partner passivo e sta a loro gestire il rapporto. In realtà si tratta sicuramente di minoranze perché, come si legge anche in uno studio del 2012 pubblicato sulla rivista Sex Roles, gli stereotipi legati al genere sessuale sono ancora molto diffusi e si ha, specialmente fra le donne, una visione gerarchica del rapporto di coppia, dove sono gli uomini che debbono gestire l’atto sessuale.

Se entrambi i membri della coppia decidono di fare questa esperienza e lo fanno liberamente, senza aver subito pressioni da parte del partner, questo ribaltamento dei ruoli potrebbe semplicemente essere un gioco occasionale, un modo di sperimentare il ruolo dell’altro/a, anche allo scopo di migliorare l’intesa sessuale. Ad entrare in gioco sono diversi fattori come lo scambio dei ruoli, di dominazione e di sottomissione.

Sentirsi sottomessi o dominati dalla propria partner ribalta i ruoli nella coppia che spesso sono radicati e potrebbe portare alla noia dei rapporti, inoltre stimola il desiderio. La stessa cosa vale per la donna, sentirsi parte attiva nel rapporto e poter dominare l’altra persona dona un senso di onnipotenza e appagamento nuovo, diverso e stimolante. In questo gioco la donna diventa più attiva e ricettiva, creando una nuova affinità, nuove fantasie e nuova complicità, oltre al fatto che ovviamente vedere il partner appagato porta un grande piacere. Sul piano dei sex toys c’è stata negli ultimi anni molta ricerca, visto che questi oggetti hanno un grosso mercato, specialmente sul Web. Per quanto riguarda gli strap-on alcuni sono stati ideati per stimolare il clitoride della donna. Diverso è ciò che accade per l’uomo, il quale come già detto, può provare piacere dalla stimolazione prostatica.

Molti siti riportano che il 24 Giugno, per motivi non ben chiari al momento, è stato eletto Pegging Day, riportando la dicitura Its June 24h! Time to get the strap and take the ego of a man down a peg by pegging him on National Pegging Day (with consent of course).

 

Tirocinante: Ilaria Labarile
Tutor: Cristiana Sardellitti

BIBLIOGRAFIA
https://eventguide.com/d/112035.htm#:~:text=This%20event%20occurs%20each%20year%20on%20June%2024th.
https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-031-06485-2_4

Perché una donna gode penetrando un uomo con lo strapon

Prostata


https://www.joyclub.com/it/magazin/anal/pegging_scambio_di_ruoli.html

How to Rewire Your Brain


https://www.rossolimone.com/blog/pegging-come-si-fa-puo-far-male/

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