L’adolescenza è un periodo fondamentale e cruciale dello sviluppo umano, segnato da cambiamenti significativi a livello fisico, emotivo, cognitivo e sociale. È una fase in cui i ragazzi iniziano a delineare la propria identità, esplorando la loro unicità, i principi personali e il modo di interagire con gli altri e con l’ambiente circostante.
La scoperta di sé è un processo articolato e comprende diverse dimensioni, come l’identità personale, l’identità sessuale e affettiva, l’autonomia e l’indipendenza, le relazioni sociali e il senso di appartenenza e, infine, l’esplorazione digitale e le interazioni sociali.
Il percorso di scoperta di sé in adolescenza è complesso e può essere caratterizzato da incertezze, dubbi e momenti di crisi, ma è anche un’opportunità straordinaria di crescita, in cui i ragazzi acquisiscono maggiore consapevolezza di sé e imparano a gestire le proprie emozioni, ponendo le basi per la loro identità adulta.
Il sexting è un fenomeno sempre più comune in questo periodo. Il termine deriva dalla fusione tra la parola sex (sesso) e texting (messaggiare), ed indica l’invio di materiale spinto, come fotografie, video, messaggi a contenuto sessuale. Per molti adolescenti, l’invio e la ricezione di messaggi o immagini a sfondo sessuale è percepito come un modo per rafforzare l’intimità e sentirsi accettati all’interno delle dinamiche relazionali.
Come affermato in precedenza, l’adolescenza è un momento di scoperta e il sexting può essere percepito come parte di questo percorso, ma i giovani spesso non sono completamente consapevoli dei rischi annessi. La pressione sociale e il bisogno di validazione e, soprattutto, la facilità con cui i contenuti digitali possono essere diffusi o manipolati, rendono il fenomeno molto delicato. Infatti, la possibilità che immagini intime vengano condivise senza consenso o utilizzate per ricatti e umiliazioni espone molti adolescenti a situazioni di vulnerabilità, con ripercussioni che possono arrivare fino al cyberbullismo o a gravi disagi psicologici.
La condivisione di immagini intime, infatti, non sempre avviene nel rispetto del consenso, perché questi contenuti possono essere divulgati senza permesso, ottenuti attraverso pressioni psicologiche o addirittura estorti. Inoltre, il sexting amplifica le disuguaglianze di genere già esistenti nella sessualità fisica. Le ragazze, in particolare, sono esposte a un maggiore giudizio sociale: mentre per i ragazzi questa pratica può essere tollerata o persino incentivata, le ragazze rischiano di essere stigmatizzate con etichette dispregiative e venire incolpate nel caso in cui il sexting abbia conseguenze negative.
Allo stesso tempo, si è osservato un aumento delle problematiche legate alla salute mentale tra gli adolescenti negli ultimi anni. Alcuni studi suggeriscono che la crescita del fenomeno del sexting possa essere un elemento correlato a questa tendenza. Tuttavia, la maggior parte delle ricerche si basa su dati trasversali, che non permettono di determinare un nesso di causalità diretto. Secondo la teoria del comportamento problematico, gli adolescenti che adottano un comportamento a rischio, tendono spesso a metterne in atto anche altri. In questo senso, il legame tra sexting e problemi comportamentali potrebbe essere bidirezionale, perché chi ha già difficoltà nel gestire determinate situazioni potrebbe essere più incline a praticare sexting e ciò potrebbe contribuire a sviluppare ulteriori problematiche.
Una recente revisione della letteratura ha esaminato sei studi longitudinali che hanno analizzato l’impatto del sexting sulla salute mentale nel tempo. Ad esempio, una ricerca condotta su un campione di ragazze adolescenti in Croazia condotta da Burié et al., seguite per due anni, non ha riscontrato un legame diretto tra l’aumento del sexting e l’insorgenza di sintomi depressivi, una volta considerati i livelli di depressione preesistenti. Allo stesso modo, uno studio statunitense condotto da Kurup et al., che ha monitorato gli adolescenti per quattro anni, ha evidenziato che le variazioni nella frequenza del sexting testuale non erano direttamente collegate all’aumento di problemi psicologici, sia di tipo introverso (come ansia e depressione) sia di tipo esternalizzato (come comportamenti aggressivi o antisociali).
Emerge quindi un quadro complesso, in cui il fenomeno del sexting non può essere considerato semplicemente un comportamento pericoloso o dannoso, ma nemmeno un fenomeno privo di conseguenze. Da un lato può rappresentare un’espressione della sessualità adolescenziale e un modo per esplorare le relazioni intime, dall’altro può esporre i giovani a rischi significativi, soprattutto in termini di privacy, salute mentale e benessere emotivo.
Per affrontare questo tema in modo efficace, è fondamentale promuovere un’educazione sessuale e digitale che aiuti gli adolescenti a sviluppare consapevolezza e senso critico rispetto alle loro scelte online. Piuttosto che demonizzare il sexting è importante fornire strumenti per comprendere i confini del consenso, le implicazioni della condivisione di immagini intime e le possibili conseguenze, sia dal punto di vista emotivo che legale.
TIROCINANTE: Aurora Cannizzaro
TUTOR: Maurizio Leuzzi
BIBLIOGRAFIA:
Burié, J., Garcia, J. R., & Štulhofer, A. (2021). Is sexting bad for adolescent girls’ psychological well-being? A longitudinal assessment in middle to late adolescence. New Media & Society, 23(8), 2052–2071. https://doi.org/10.1177/1461444820929325
Collishaw, S. (2015). Annual research review: Secular trends in child and adolescent mental health. Journal of Child Psychology and Psychiatry, 56(3), 370–393. https://doi.org/10.1111/jcpp.12372
Gassó, A. M., Klettke, B., Agustina, J. R., & Montiel, I. (2019). Sexting, mental health, and victimization among adolescents: A literature review. International Journal of Environmental Research and Public Health, 16(13), 2364. https://doi.org/10.3390/ijerph16132364
Hu, Y., Clancy, E. M., & Klettke, B. (2023). Longitudinal sexting research: A systematic review. Psych, 5(3), 526–544. https://doi.org/10.3390/psych5030039
Jessor, R. (2016). The origins and development of problem behavior theory: The collected works of Richard Jessor. Springer. https://doi.org/10.1007/978-3-319-40886-6
Kurup, A. R., George, M. J., Burnell, K., & Underwood, M. K. (2022). A longitudinal investigation of observed adolescent text-based sexting and adjustment. Research on Child and Adolescent Psychopathology, 50(3), 431–445. https://doi.org/10.1007/s10802-021-00876-1
Mori, C., Temple, J. R., Browne, D., & Madigan, S. (2019). Association of sexting with sexual behaviors and mental health among adolescents: A systematic review and meta-analysis. JAMA Pediatrics, 173(8), 770. https://doi.org/10.1001/jamapediatrics.2019.1658