Pegging: siamo davvero all’avanguardia?

Il Pegging è una pratica erotica molto diffusa nelle coppie eterosessuali, e non solo, dove la sessualità si manifesta attraverso uno scambio di ruoli; infatti è la donna, che utilizzando un sex toy chiamato strap-on, penetra il suo partner analmente.

Dalla descrizione sembrerebbe una pratica di nuova generazione o comunque molto recente, ma invece non è assolutamente così! A differenza di quanto si possa immaginare il Pegging è una pratica sessuale già nota nell’antica Grecia, addirittura la maggior parte dell’economia della città di Mileto si basava sulla produzione di olisboi, le stesse cinture falliche che attualmente vengono chiamate strap-on. Anche il marchese De Sade, nel 1795, descrive questa pratica nel suo romanzo “La philosophie dans le boudoir ou les instituteurs immoraux”. Ma il vero grande boom riguardo questa pratica arriva intorno agli anni 90′, quando un produttore di strap-on si rese conto che la maggior parte degli acquirenti non erano affatto delle coppie lesbiche bensì coppie eterosessuali! Decise così di realizzare dei video illustrativi battezzati “Bend Over Boyfriend”, che si diffusero a macchia d’olio, creando dal titolo il termine “to bob” (avanti e indietro). Tuttavia questo acronimo non ebbe molto successo e fu così che Dan Savage, un giornalista statunitense attivista LGBT, nel 2001 propose all’interno della sua rubrica “Savage love” un sondaggio chiedendo ai lettori di scegliere un nome da dare a questa pratica e Pegging, il cui significato è “impiolare” è stato il termine più accreditato tra i molti neologismi proposti. Ora passiamo alla domanda che sorge spontanea: perché si mette in atto questa pratica? La risposta è molto semplice: questo atto genera nell’uomo la stimolazione della ghiandola prostatica che è situata tra l’ano e i testicoli, zona conosciuta anche come punto L, capace di procurare un piacere orgasmico più lungo ed intenso.

Dato che il piacere è innegabilmente maggiore rispetto alla più nota eiaculazione come mai questa pratica non è grandemente conosciuta? In questo caso la risposta è un po’ più complessa. Quando si parla di sessualità è inevitabile tirare in ballo la società, la cultura e la religione le quali hanno tutte in egual misura ruoli molto condizionanti. In questo contesto vogliamo sulla componente religiosa che ha dato il via ai vincoli sulle pratiche sessuali, tanto da interrompere per molto tempo tutte quelle che erano “altro” rispetto alla procreazione, ponendo una componente di giudizio che ha inevitabilmente influito anche sulla concezione della sessualità a livello culturale e sociale.

Analizziamo a questo punto il titolo dell’articolo. Tenendo conto del contesto storico in cui si è diffusa, per la prima volta, la pratica del Pegging, siamo davvero sicuri che oggi la sessualità sia davvero vissuta in maniera libera e all’avanguardia, o stiamo semplicemente tornando a una libertà mentale che ci consente di vivere il piacere sessuale come facevamo un tempo quando molti vincoli sociali non erano presenti?

TIROCINANTE: Loredana D’aprano

TUTOR: Margherita Attanasio

BIBLIOGRAFIA

De Sade, M. (2012). La philosophie dans le boudoir: ou les instituteurs immoraux. Kinoscript.

SITOGRAFIA

www.sextelling.it

http://www.thestranger.com/seattle/SavageLove?oid=284718

www.Ayzard.com

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