Con teledildonica si definisce ogni dispositivo sessuale controllato da o attraverso un computer.
I dispositivi hanno le sembianze di comuni sex toys che traducono input digitali remoti in sensazioni fisiche, permettendo alle persone di fare cybersesso con il partner in tempo reale controllandone i toys.
Il termine teledildonica è stato coniato nel 1975 dal pioniere della tecnologia informatica Ted Nelson.
Inizia così la nascita di nuove apparecchiature, anche se negli anni ’80 si osserva un arresto dello sviluppo di questo tipo di tecnologia forse a causa dell’immaturità dei tempi. Ma dalla metà degli anni duemila l’industria dei giochi per adulti riprende a svilupparsi, producendo fino ad oggi una moltitudine di dispositivi sempre più all’avanguardia. Molti di questi utilizzano una tecnologia a feedback tattile, simile a quella usata nei joystick dei videogiochi, in cui la variazione d’intensità di una vibrazione ci dice, per esempio, con quanta potenza siamo stati colpiti.
Ipotizziamo se al posto di un’immagine virtuale fosse possibile creare un sistema di interazioni online che permettesse a due (o più) utenti di scambiarsi effusioni a distanza grazie all’utilizzo combinato di programmi e robot realizzati ad hoc, sarebbe la fine del sesso a distanza così come lo si conosce.
Oggi ci sono società (es. FriXion) che come obiettivo hanno proprio quello di realizzare lo scenario immaginato. Ci sono community online dove gli utenti possono toccarsi a vicenda usando diversi device aptici supportati che permettono di compiere azioni che vanno dal tenersi per mano, baciarsi, fino al sesso penetrativo — a prescindere da dove si trovino, dall’altro lato della stanza o dall’altro lato dell’oceano.
Tra i device supportati ci sono, oltre a quelli pensati specificamente per la teledildonica, anche il semplice mouse o gli smartphone. Una simile tecnologia, associata con Skype, google glass o altri canali di trasmissione video online e Oculus Rift avrebbe un potenziale enorme, soprattutto considerando che l’interfaccia di programmazione dell’applicazione, nel caso specifico di FriXion sarà open source, quindi potenzialmente modificabile e migliorabile da sviluppatori, programmatori e appassionati che potrebbero aumentarne la portata in modo esponenziale.
Questo è il genere di progresso tecnologico che gli amanti del cyberpunk hanno sognato per anni.
Jeffrey e Shaowen Bardzell hanno condotto uno studio sull’interazione uomo-computer, nello specifico sul potenziale commerciale della teledildonica rilevando che questo tipo di tecnologia non è fine a se stessa, ma l’innovazione è nel modo in cui le persone cercano, esperiscono e si esprimono come esseri sessuali. Il suo futuro sarà assicurato nel momento in cui diverrà parte dell’esperienza sessuale.
D’altro canto c’è anche chi, come Carol Queen (educatore sessuale), non si mostra d’accordo con questa visione e trova che un mondo pieno di persone che fanno sesso unicamente attraverso dei gadget invece che avendo un rapporto fisico reale tra di loro abbia un qualcosa di post-Orwelliano.
Di fatto la teledildonica sta rapidamente creando un ambiente erotico di nuova concezione. Resta da chiarire che tipo di radicali trasformazioni produca nei comportamenti sessuali di coloro che ne vengono a contatto. Possiamo chiederci quale tipo di semplificazione psicosensoriale avviene in Internet? Quali sensi sono maggiormente sollecitati? Il sesso online a che tipo di psicodinamica soggiace? Che tipo di esperienze fornisce?
Vediamo degli esempi di dispositivi:
– Talk2Me è un vibratore per donne a forma di coniglio che traduce l’input audio (da TV, iPod o la voce di un amante) in tipi di vibrazione;
– Real Touch è un dispositivo che fa tutto il lavoro al posto dell’uomo: è costituito da più motori che permettono di accarezzare e strizzare in base all’input ricevuto. L’input può pervenire da una fonte esterna o un programma preimpostato, oppure può essere messo in sincronia con alcuni video porno ed noltre può lubrificarsi e riscaldarsi da solo;
– Mojowijo è composto da una coppia di vibratori da installare ai joystick della Wii, i movimenti di un telecomando sono trasformati nelle vibrazioni dell’altro telecomando. L’integrazione con Skype consente ai partner di giocare a distanza.
Tirocinante: Annalisa De Angelis
Tutor: FabianaSalucci
Sitografia
https://motherboard.vice.com/it/article/nz398q/teledildonica-sesso-con-robot-su-internet
https:/kinseyconfidential.org/technologasm-rise-teledildonics-adult-haptic-devices
http://www.centroilponte.com/tecnorgasmi-lascesa-della-teledildonica-e-dei-dispositivi-tattili-per-adulti/
http://www.sanihelp.it/enciclopedia-erotica/653/teledildonica.html
http://www.vrgamer.it/2013/11/22/robot-rift-le-nuove-frontiere-del-cybersex-2/
http://www.parol.it/articles/notteteledidonica.htm