Masturbazione femminile: ancora un tabù

Benché nella società di oggi di sesso se ne parli sfacciatamente (e non poco!), quando il discorso si sposta sulla masturbazione femminile sembra calare un velo di pudore sulle persone.

Vi è una domanda che ci riporta tutti, inevitabilmente, indietro al 1950: va bene se le donne si masturbano? Per chi si occupa di sessualità questa domanda è paragonabile al chiedere “va bene che le donne votino?”

Eppure, molte giovani donne, a quanto pare, non credono che la masturbazione sia una cosa sensata: pensano all’autoerotismo come a qualcosa di osceno. Utilizzare le proprie dita o un sex toy è qualcosa di inaccettabile.

Ma perché tanta repulsione nei confronti della masturbazione femminile?

Sicuramente tale pratica è legata a moltissimi pregiudizi e, a differenza di quella maschile, che nell’immaginario collettivo risulta imprescindibile e fisiologica, è considerata inutile o comunque un capriccio di donne “viziosette”.

Secondo lo psicoterapeuta e sessuologo Fabrizio Quattrini il problema è strettamente legato alla cultura che vede la masturbazione come una pratica tipicamente maschile. Questo perché, anche dal punto di vista fisico, l’uomo è “giustificato” dal fatto che i suoi organi genitali sono visibili e facilitano la consapevolezza del proprio corpo. Inoltre, la sessualità femminile è sempre stata considerata come passiva, di conseguenza risulta inammissibile che una donna per procurarsi piacere metta in atto un gesto attivo come quello della masturbazione: il piacere deve esserle procurato dall’uomo. Nonostante la rivoluzione femminista abbia dato il giusto spazio al piacere femminile, ancora oggi molte donne rimangono intrappolate in retaggi della cultura maschilista che ha, come conseguenza, una scarsa conoscenza del proprio corpo e un forte senso di colpa legato all’autoerotismo.

Ancor oggi, la masturbazione viene spesso considerata sinonimo di “bulimia sessuale” e le donne che la praticano sono definite “assatanate” se non addirittura “ninfomani” (termine ormai abbandonato dalla diagnostica ma che nella società ha ancora una forte valenza negativa), inquadrando così nella malattia la spiegazione del compiacimento sessuale femminile fine a se stesso.

In Italia, solo il 47% della popolazione femminile ammette di masturbarsi. Questi numeri sembrano offrire una percentuale elevata ma, a dire la verità, se consideriamo il 99% della popolazione maschile mondiale che ammette di masturbarsi anche più volte al giorno ci rendiamo conto della differenza.

Eppure è stato dimostrato come la masturbazione sia un predittore particolarmente importante della salute sessuale e della felicità per le donne. L’autoerotismo permette di esplorare il corpo e scoprire che cosa ci piace. Conoscere il proprio corpo in questo modo può renderci più sicure a letto. Una volta che capiamo cosa ci piace, possiamo dire al partner come e dove toccarci.

E allora, se il piacere è a “portata di mano”, perché negarselo?

Fonti:

http://www.agoravox.it/Masturbazione-femminile-il-piacere.html

https://www.psychologytoday.com/blog/you-it/201401/womens-masturbation-its-nasty

http://www.huffingtonpost.it/2015/01/15/13-ragioni-masturbazione-donne-fa-bene-salute_n_6478620.html

https://www.psychologytoday.com/blog/insight-therapy/201009/the-masturbation-gap

 

Tutor: Francesca Mamo

 

A cura dei tirocinanti IISS:

Francesca Picardi

Valentina Negri

Claudio Contrada

Besarta Taci

Fabiana Maria Barbini

Maria Gloria Luciani

Susanna Spaccatini

 

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