in Informazione ed educazione, Sexlog

Con il termine anorgasmia, si intende l’incapacità di raggiungere l’orgasmo nonostante una stimolazione sessuale intensa, prolungata e adeguata. Si parla di incapacità specifica nel raggiungimento dell’orgasmo, non di assenza piacere: chi soffre di anorgasmia ha infatti, generalmente, una normale eccitazione sessuale, accompagnata da una normale lubrificazione, prova piacere sia durante i preliminari che durante il coito, ma non riesce a raggiungere l’orgasmo, il culmine del piacere.

Questo disturbo può essere classificato in diverse categorie, a seconda della tipologia e del contesto in cui si presenta:
– Anorgasmia primaria: anche detta permanente, è presente quando la persona non ha mai sperimentato un orgasmo.
– Anorgasmia secondaria: anche detta acquisita, è presente quando il soggetto perde progressivamente la capacità di raggiungere l’orgasmo, quindi quando il disturbo si sviluppa in seguito ad un periodo in cuisi raggiungeva l’orgasmo normalmente.
– Anorgasmia generalizzata: l’anorgasmia è presente sempre, non dipende dalla situazione, e limita in modo assoluto il raggiungimento dell’orgasmo.
– Anorgasmia situazionale: l’anorgasmia si presenta in specifiche situazioni o con particolari tipi di stimolazione, in base al partner oal contesto. È possibile ad esempio che si riesca a raggiungere l’orgasmo con una stimolazione clitoridea, ma non con la sola penetrazione.

Quando si parla di anorgasmia, solitamente si pensa ad un disturbo prettamente femminile, ed effettivamente in numerose ricerche è risultato essere maggiormente presente nelle donne, arrivando in una ricerca americana a classificarsi come il secondo disturbo più comune della sfera sessuale segnalato dalle donne.
In linea con questo, nel DMS-5 (APA, 2013), questo disturbo è stato inserito nella categoria delle disfunzioni sessuali, ed è definito come un “Disturbo dell’orgasmo femminile”.

I criteri diagnostici sono i seguenti:
A. Deve essere provato, in tutti o quasi tutti (circa 75-100%) i rapporti sessuali (in determinate circostanze situazionali o, se generalizzato, in ogni circostanza), uno dei seguenti sintomi:
1. Marcato ritardo, mancata infrequenza o assenza di orgasmo.
2. Intensità delle sensazioni orgasmiche marcatamente ridotta.
B. I sintomi del criterio A si sono protratti come minimo per circa 6 mesi.
C. I sintomi del criterio A causano nell’individuo un disagio clinicamente significativo.
D. La disfunzione sessuale non è meglio spiegata da un disturbo mentale non sessuale o come conseguenza di un grave disagio relazionale (per es. violenza del partner) o di altri significativi fattori stressanti e non è attribuibile agli effetti di una sostanza/farmaco o di un’altra condizione medica.

Nonostante la grande maggioranza di soggetti femminili che ne soffrono, possono soffrirne anche gli uomini. In questi, l’anorgasmia consiste nella mancata o ritardata eiaculazione, ed è importante distinguerla dalla disfunzione erettile, che fa invece riferimento a problemi legati all’erezione. Esattamente come nelle donne, gli uomini che soffrono di anorgasmia non provano assenza di piacere, ma impossibilità nel raggiungere l’orgasmo.

Tirocinante: Bianca De Astis
Tutor: Fabiana Salucci

 

Sitografia

https://www.unobravo.com/post/anorgasmia-femminile-cause-sintomi-e-cure

https://www.my-personaltrainer.it/benessere/anorgasmia.html

Anorgasmia (frigidità) – L’orgasmo femminile

https://www.pazienti.it/contenuti/malattie/anorgasmia#:~:text=L’anorgasmia%20maschile%20o%20l,impossibilit%C3%A0%20di%20raggiungere%20l’orgasmo.

Condividi

Lascia un commento