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Per comportamento a rischio si intende un’azione o attività connessa allo stile di vita che espone le persone a dei rischi per la salute. Il comportamento sessuale a rischio più diffuso è il rapporto sessuale non protetto, ancora più a rischio soprattutto se con persone sconosciute. Anche l’associazione sesso e sostanze può essere considerato comportamento a rischio, in quanto l’utilizzo di droghe in concomitanza con il rapporto sessuale può contribuire ad abbassare la percezione del rischio, sottovalutando le misure preventive, come l’utilizzo del condom.
Per molte infezioni il contagio avviene per via sessuale, ai fini della trasmissione è sufficiente il contatto delle mucose con i fluidi organici infetti: secrezioni sessuali, sangue, e in genere, ma non per tutte le malattie a trasmissione sessuale, anche la saliva.

Le malattie a trasmissione sessuale più diffuse (MST) sono:
-La clamidia: provocata dal batterio Chlamydia, che può danneggiare seriamente gli organi riproduttivi femminili. È una malattia spesso asintomatica, infatti è considerata una malattia silenziosa perché non è sempre diagnosticata. I primi sintomi si manifestano da una a due settimane dopo l’infezione, quando si avverte “bruciore” urinando. L’infezione può essere scoperta con l’esame delle urine e la cura consiste nella somministrazione di antibiotici specifici.
-la gonorrea: è un’infezione provocata dal batterio Neisseria gonorreae, (che attacca la bocca, il retto e l’apparato genitale). I primi sintomi si manifestano dopo circa 10 giorni, consistono in dolore quando si urina e lo stimolo a urinare frequentemente con fuoriuscita di pus. Il batterio si sconfigge facilmente con la somministrazione di antibiotici. Se la malattia non è curata nelle donne può causare sterilità. Si tratta di una delle malattie a trasmissione sessuale più diffuse nel mondo.
-La sifilide: è causata dai batteri tremonema pallidum. I sintomi più gravi compaiono molto tardi, dando così il tempo al batterio di diffondersi nell’organismo e di trasmettersi ad altri partner. Oggi la sifilide si cura con gli antibiotici, che portano il paziente ad una guarigione completa.
– L’herpes genitale: è un’infezione degli organi genitali provocata da due tipi di virus: l’herpes simplex di tipo 1 (hsv-1) e di tipo 2 (hsv-2). Molte persone, pur essendo infette, non presentano alcun sintomo. Si manifesta con la comparsa di vescichette dolorose nella vagina, sul pene e nell’ano.
– Il papilloma virus umano o HPV (human papilloma virus) è un virus che può causare tumori benigni, come il condiloma genitale, e anche maligni, quali il cancro al collo dell’utero, al cavo orale, all’ano, all’esofago e alla faringe. Tutti i tumori del collo dell’utero sono causati dall’HPV. Ad oggi si può prevenire un’infezione virale con la vaccinazione, più efficace negli adolescenti, prima dell’inizio dell’attività sessuale.
– L’AIDS, sindrome da immunodeficienza acquisita, è una malattia infettiva causata dal virus HIV (human immunodeficiency virus). L’HIV infetta la persona attaccando le difese immunitarie (i linfociti nel sangue, le cellule CD4 che svolgono un’importante azione di difesa contro altre infezioni). Man mano che le difese immunitarie dell’organismo vengono distrutte dal virus, l’organismo perde la capacità di difendersi dalle infezioni perché il sistema immunitario è compromesso. L’HIV si trasmette in qualsiasi stadio della malattia tramite rapporti sessuali non protetti e contatto con il sangue, la trasmissione può avvenire tra madre e bambino durante la gravidanza, il parto e l’allattamento al seno. Il virus dell’HIV ha una elevata capacità di replicazione, soprattutto nelle prime fasi dell’infezione. Dall’infezione HIV alla malattia cosiddetta “conclamata”, l’AIDS, possono trascorrere anche molti anni. È una malattia cronica e attualmente le terapie a disposizione per il trattamento dell’infezione da HIV (terapia antiretrovirale) consistono nell’utilizzo di farmaci che bloccano la replicazione del virus e rallentano la distruzione del sistema immunitario e quindi la progressione della malattia. Le persone colpite dall’HIV e dall’AIDS, rispetto al passato, possono vivere una vita lunga e sana, ma ciò dipende da una diagnosi tempestiva e trattamento farmacologico e psicologico, così come è importante anche la conoscenza per la messa in atto di comportamenti finalizzati ad uno stile di vita, il più possibile, “sano”.

Prevenzione
L’uso del profilattico rappresenta un metodo di barriera più efficace per prevenire la trasmissione di HIV, epatite e altre malattie sessualmente trasmissibili.
Per l’HIV un altro strumento efficace per contrastare il rischio di sieroconversione utilizzato è la PrEP (la profilassi pre-esposizione con antiretrovirali).
La PrEP viene utilizzata da persone HIV negative per prevenire la trasmissione dell’HIV, perché inibisce la replicazione del virus e impedisce di stabilire un’infezione permanente all’interno dell’organismo. Si tratta di una pillola che viene assunta per via orale, una volta al giorno (la modalità e la tipologia sono prescritte dal medico).
La PrEP aiuta solo a prevenire l’HIV, non protegge da altre MST (come clamidia, gonorrea e sifilide), nè da altre infezioni come l’epatite A, B e C e da gravidanze non desiderate.
È un farmaco prescrivibile da un medico e l’assunzione implica: la prima visita medica, l’accertamento che non si abbia già contratto l’HIV e lo screening per altre infezioni a trasmissione sessuale (STI); sono previsti incontri di monitoraggio dei possibili effetti collaterali e di supporto in un’ottica di salute sessuale.

Tutor: Fabiana Salucci
tirocinante: Manuela Arcieri

 

Bibliografia e Sitografia
– L. Fabbris, MC. Martini, C. Veller Fornasa, S. Rosin, S. Garofalo. Conoscenza delle malattie sessualmente trasmissibili in giovani veneti al servizio di leva, 2003.
– S. Giancane; G. Samorini; L. Grosso. Piacere chimico. Dalla coca degli Inca al ChemSex, 2017.
– https://danno.ch/rischi/safer-sex
– http://www.iisargentia.it/site/default/file/aids%201(1).pdf

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