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In Italia si registra un aumento dei casi di questa malattia: “Nel 2017, si è osservato un aumento di circa il 60% dei casi di sifilide I-II rispetto al 2015, che sono passati da 345 casi segnalati nel 2015 a 537 casi del 2017. I casi di sifilide latente sono rimasti stabili tra il 2013 (367 casi) e il 2016 (349 casi) e nel 2017 sono lievemente diminuiti (301 casi)” (1). La malattia che sembrava dimenticata, si sta ripresentando ed è sempre temibile. Si può sicuramente curare ma in alcuni casi le lesioni possono essere gravi e anche il trattamento farmacologico può risultare molto importante.

Il germe che determina la Sifilide è un particolare batterio che si chiama Treponema Pallidum, della famiglia delle Spirochete, ed è molto delicato in ambiente esterno, proprio per questo motivo si trasmette per contatto diretto, attraverso rapporti sessuali dove avviene il contatto tra mucose o cute.

L’infezione è solitamente trasmessa da contatto sessuale (compresi quelli genitali, orogenitali e ano-genitali), ma può essere trasmessa anche attraverso il contatto con la pelle o per via transplacentare, causando sifilide congenita. Il rischio di trasmissione è di circa il 30% per ogni rapporto sessuale con un soggetto affetto da sifilide primaria, e del 60-80% con modalità materno-fetale. L’infezione non conferisce immunità nei confronti di successive reinfezioni.

La sifilide presenta varie fasi , primaria secondaria e terziaria, il punto focale da tenere in mente è che può essere sub-clinica o latente per questo motivo è importante fare uso sempre del condom per proteggersi. I sintomi iniziali principali sono lesioni ulcerose sui genitali o sulla cute , nell’ano ma anche sulla cute intorno ai genitali. Anche sulla bocca possono essere presenti, ne è l’esempio caratteristico la lesione ulcerata sulle labbra che prende nome di -Sifiloma della bocca- nella sifilide primaria.

Circa la metà delle donne infette e un terzo degli uomini infetti non sono consapevoli del sifiloma perché provoca pochi sintomi. Sifilomi nel retto o nella bocca di solito si verificano negli uomini e sono spesso inosservati.

Il sifiloma di solito guarisce in 3-12 settimane. Quindi, le persone sembrano essere completamente sane.
Nella sifilide secondaria e terziaria, assistiamo al diffondersi dell’infezione all’interno dell’organismo che può manifestarsi attraverso gravi sintomi dermatologici o nervosi, può coinvolgere anche ossa e visceri, se non curata conduce alla forma terziaria.

Il medico dovrà segnalare i casi di sifilide alla autorità sanitaria pubblica.
E’ possibile visionare su internet immagini dei sintomi dell’infezione per avere un’idea della sifilide e magari fare prevenzione. Alcune immagini sono presenti nel sito “manuale msd” (vedi link sottostante alla nota numero due).

Tirocinante:Dott.ssa Antonella Viotti
Tutor: Dott.ssa Fabiana Salucci

 

Sitografia:
https://www.epicentro.iss.it/sifilide/epidemiologia-italihttps://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/malattie-infettive/malattie-a-trasmissione-sessuale-mts/sifilide

 

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